Lunedì 23 Febbraio 2009 - Libertà
Riabilitazione equestre: il presente e il futuro
piacenza Il 7 marzo un convegno
Un metodo adatto a molte patologie
Per aprire un dibattito sulla riabilitazione equestre anche nel territorio piacentino, l'associazione Promis sta organizzando il convegno "Riabilitazione equestre: il presente e il futuro", che si terrà nella mattinata di sabato 7 marzo nell'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano (via Sant'Eufemia 12), a Piacenza, a partire dalle ore 10.
Ospiti della giornata di studio saranno gli esperti del Centro di riabilitazione "Vittorio Capua" dell'ospedale Niguarda di Milano, che illustreranno il valore, le modalità e le prospettive della terapia riabilitativa attraverso l'uso del cavallo. Gli interventi saranno rivolti a tutti, con particolare attenzione al mondo medico, al mondo equestre, al volontariato e alle famiglie dei ragazzi disabili.
Dopo il saluto delle autorità di Piacenza e di Gropparello, il programma del convegno prevede l'intervento della neuropsichiatra infantile Maria Pia Onofri che proporrà una panoramica sulle terapie e le attività con gli animali, soffermandosi sull'evoluzione del concetto di salute e riabilitazione. Alle 10,40 è previsto l'intervento della terapista Aurora Sotgiu, che illustrerà l'esperienza del centro di riabilitazione Vittorio Capua; alle 11,30 sarà la volta della pedagogista ed educatrice equestre Silvia Demartis che evidenzierà la valenza dell'ippoterapia per il lavoro con le persone disabili. In conclusione, i volontari dell'associazione Promis spiegheranno ai presenti i loro progetto.
Per chi non ne avesse mai sentito parlare, l'ippoterapia è l'insieme delle tecniche mediche che utilizzano il cavallo per migliorare lo stato di salute di un soggetto umano ed è una branca della più generica Pet Therapy, che comprende tutti i metodi di cura basati sull'interazione uomo-animale.
Le indicazioni terapeutiche dell'ippoterapia riguardano le più svariate patologie: neurologiche centrali, midollari e periferiche, sindromi psichiatriche e ortopediche.
È la stimolazione provocata dall'andatura ritmica del cavallo a svolgere un'azione terapeutica, contribuendo a normalizzare la postura, a rievocare gli atti deambulatori fisiologici umani e a ristabilire le simmetrie alterate da paralisi.
Nel caso dell'applicazione dell'ippoterapia con le persone disabili, riveste un ruolo fondamentale anche la partecipazione attiva del soggetto necessaria per condurre il cavallo, che incrementa coordinazione, armonia dei movimenti e anche il livello di autostima.
Non meno importante è il rapporto profondo che si stabilisce fra il cavallo e la persona disabile, non solo durante la seduta terapeutica in senso stretto, ma anche attraverso la cura dell'animale.
Sa.Bon.