Martedì 3 Febbraio 2009 - Libertà

Süppêra d'argint: due giovani chef
si sfidano al sapore di mare e monti

Ieri all'accademia della cucina piacentina

Si è tenuto ieri sera, nella sede dell'Accademia della cucina piacentina, un altro golosissimo testa a testa dello storico concorso cittadino per cuochi gentlemen "Süppêra d'argint". Nell'ambito della sezione rivolta ai giovani dai 14 ai 18 anni d'età, prima delle due sfide finali (previste il 9 e l'11 febbraio) per definire la rosa dei primi quattro classificati, ai fornelli di palazzo San Severino si sono destreggiati due giovani ma abili cuochi: Andrea Viciguerra e Matteo Bongiorni.
Il primo aspirante chef, Andrea Viciguerra, ha scelto di cucinare due portate importanti, al sapore di mare: un primo consistente in Tagliolini al trittico di mare, ai quali ha saputo regalare delicatezza e fusione di sapori, ed un secondo altrettanto armonioso e adatto, un'Orata all'ammiraglia. Due piatti molto apprezzati dai giurati e che sono stati ben accompagnati dai vini Trebbiano Vicobarone e Rosato Valtidone.
Il secondo giovane futuro maestro di alta cucina, Matteo Bongiorni, ha invece giocato su tutt'altra abbondanza di cibi e prodotti della natura, presentando un primo piatto molto gustoso a base di Rustici ai funghi e salsiccia, dall'irresistibile profumo, ed un secondo a base di Mozzarella in carrozza di melanzane, in cui la ricchezza del formaggio fuso si è ben sposata all'aroma più sottile delle melanzane. Il sapore di queste due pietanze è stato annaffiato dai vini piacentini Antares e Chardonnay. Molto apprezzata dai giurati anche questa seconda proposta culinaria e, come sempre, i vini locali, che davvero sono ormai meritatamente considerati prodotti di altissima qualità anche a livello internazionale.
La serata, molto piacevole, si è svolta grazie allo sponsor del concorso "Süppera d'argint 2009": la Fondazione di Piacenza e Vigevano. E ai tavoli, su raccomandazione del presidente dell'Accademia della cucina piacentina, il professor Mauro Sangermani, ancora una volta l'hanno fatta da padrone i prodotti della tradizione locale.

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