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Sabato 21 Febbraio 2009 - Libertà

Galleria Ricci Oddi verso la supplenza Gigli

A luglio e agosto chiusa per lavori, a settembre i Macchiaioli

La Ricci Oddi è ancora una galleria d'arte in bianco e nero, d'altri tempi. E per ridarle i colori della contemporaneità la strada appare lunga. Bella, ricca di opere ma confinata a un destino di secondo piano nel panorama espositivo nazionale per colpa della storica penuria di mezzi economici, egregiamente diretta fino ad oggi, la pinacoteca sconta da qualche mese una momentanea indisponibilità del direttore Stefano Fugazza, ragion per cui ieri il consiglio di amministrazione presieduto da Vittorio Anelli si è risolto a stringere un più stretto legame (attraverso una convenzione) con il Comune di Piacenza e in accordo con l'assessorato alla Cultura, eccone i contenuti: sarà affidata la supplenza pro-tempore della direzione ad Antonella Gigli, già dirigente del Settore Cultura e dei Musei Farnesiani. E anche per le scelte operative la studiosa svolgerà la funzione organizzativa a cui faranno capo i consulenti esterni. Lo scambio prevede però anche una stretta collaborazione materiale con la municipalità, quindi con i servizi di manutenzione. A tal proposito, si è orientati ad una chiusura tecnica della galleria tra luglio e agosto per consentire opere di restyling non più differibili, una pulitura, alcuni interventi che consentano di arginare l'umidità e ridiano freschezza alle stanze progettate da Giulio Ulisse Arata. Si tratta di svolgere lavori per rendere di nuovo presentabile lo spazio in occasione di mostre significative come sarà quella della riapertura, dedicata ai Macchiaioli. A tal proposito, il Cda ha affidato un incarico di coordinamento a Gabriele Dadati. Anelli conferma tra metà settembre sino a fine gennaio l'esposizione del rilancio.
Sullo sfondo restano da sciogliere alcuni nodi, anzitutto il comodato da stringere con la Fondazione di Piacenza e Vigevano per l'utilizzo di palazzo ex Enel, l'edificio di via Santa Franca acquistato anni or sono dall'istituzione di via Sant'Eufemia, "polmone" per una Ricci Oddi che ha bisogno di espandersi anche sul fronte della contemporaneità.
Intanto si ragiona su apporti esterni, su come fidelizzare chi ama la Ricci Oddi e può contribuirvi in vario modo, l'assessore Paolo Dosi aveva ipotizzato un'associazione Amici della galleria. Oltretutto anche la guardianìa è ridotta all'osso, con un custode in servizio ed un altro prossimo alla pensione, e si ragiona di figure intermedie tra questi operatori e la direzione che verranno reclutate con procedure di evidenza pubblica, assicura Anelli.
Al presidente abbiamo anche chiesto se non si possa valutare l'opportunità di costruire un comitato scientifico ampio capace di orientare al meglio l'attività della galleria. «Un consiglio nobile? Va valutato» è la risposta. Certo se le competenze specifiche sull'Ottocento dovessero mancare bisognerà cercarle altrove.

Patrizia Soffientini patrizia.soffientini@liberta.it

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