Venerdì 6 Febbraio 2009 - Libertā
Progressi con le staminali
Piacenza all'avanguardia nella ricerca sulle cellule
Cellule staminali: la ricerca e l'applicazione pratica di tale ricerca vedono Piacenza all'avanguardia. Č questo quanto emerso in un recente convegno tenuto in cittā, in cui č stato confermato come l'interesse per la materia sta unendo molti professionisti dell'Azienda sanitaria: dai cardiologi agli oncologi, passando per gli ortopedici, i chirurghi, i gastroenterologi, i nefrologi, i neurologi, gli specialisti in odontostomatologia, oltre ai tradizionali ematologi e medici del centro trasfusionale.
L'incontro di aggiornamento č stato organizzato dal dipartimento di Onco-ematologia e dalle unitā operative centro trasfusionale e Cardiologia.
Le relazioni dei diversi specialisti hanno permesso di fare il punto sulle attivitā in corso: mentre prosegue a pieno regime i trapianti di midollo da donatore (allogenico), si registra un crescente impegno sul fronte della ricerca clinica applicata a diversi ambiti. E non mancano - in questo senso - i primi incoraggianti riscontri positivi. Č il caso, per esempio, di un nuovo campo di utilizzo delle staminali, quello chirurgico. Durante il convegno svoltosi all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, dell'argomento ha riferito Maurizio Zaghis, in forza alla Chirurgia generale, vascolare e senologica dell'ospedale di Piacenza. Le staminali - č emerso - permettono di "riparare" le arterie degli arti inferiori compromesse da gravi processi di aterosclerosi (presenza di placche nei vasi sanguinei), soprattutto nei pazienti diabetici. A Piacenza - č stato detto - sono stati curati con cellule staminali giā due malati, con risultati promettenti.
Numeri importanti e significativi sono stati poi quelli presentati da Massimo Piepoli, cardiologo al Guglielmo da Saliceto. Lo specialista ha presentato i risultati della ricerca in corso a Piacenza sull'utilizzo delle cellule staminali ematopoietiche per riparare la zona di cuore lesionata dall'infarto miocardio. Gli esiti preliminari raggiunti su oltre 40 pazienti sono incoraggianti e indicano una capacitā riparativa delle cellule staminali a livello cardiaco.
Altro ambito di forte interesse č quello della neurologia. Paola De Mitri ha portato l'esperienza del reparto piacentino sul fronte della cura della sclerosi multipla: i risultati ottenuti su quattro assistititi sono favorevoli.
Il pomeriggio alla Fondazione ha visto anche gli interventi di Federica Demarosi (Universitā di Milano) e Luigi Cella (Otorinolaringoiatria) che hanno portato i risultati di studi sia sperimentali sull'animale, sia sull'uomo, circa l'utilizzo delle cellule staminali nelle riparazioni delle lesioni al cavo orale e nelle rigenerazioni del tessuto osteodentale.