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Giovedì 5 Febbraio 2009 - Libertà

Piacenza Jazz Fest: festival di grandi nomi

Da Fresu a D'Andrea a Caine. Partenza il 28 febbraio

Profuma di gutturnio la nuova edizione del Piacenza Jazz Fest in programma dal 28 febbraio al 4 aprile. Parla di terre lontane, mantiene intatti i legami col territorio ed offre agli appassionati un programma di musica e approfondimenti. Taglia il 6° traguardo la manifestazione organizzata dal Piacenza Jazz Club con il contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano, i Comuni di Piacenza, Fiorenzuola e Fidenza, la Provincia, la Regione, la collaborazione di Editoriale Libertà, del Conservatorio, Sidma, circolo ArciComics Il senso delle nuvole - Arcadia, Jazz Network - Cross Roads e il supporto di alcuni sponsor privati.
Piacenza spicca in Italia nell'offerta concertistica in rapporto alla popolazione (secondo una recente inchiesta del Sole24Ore)? Sì e un esempio lo offre proprio la rassegna, presentata all'Auditorium di via Sant'Eufemia dal direttore artistico Gianni Azzali, dagli assessori alla cultura Paolo Dosi (Comune), Mario Magnelli (Provincia) e Alberto Ronchi (Regione), oltre che da Donatella Ronconi del Cda della Fondazione.
Anche quest'anno la kermesse si distingue per una varietà davvero straordinaria: Azzali non ha infatti schierato in campo solamente grandi nomi (da Paolo Fresu a Omer Sosa, da Franco D'Andrea a Franco Ambrosetti, da Uri Caine a Francesco Cafiso) per concerti di alto spessore, ma anche appuntamenti collaterali come masterclass, concorsi e dibattiti. «Nonostante la crisi - ci tiene a precisare il direttore artistico - malgrado il periodo non facile, la manifestazione è stata organizzata con attenzione»: e proprio per venire incontro alle esigenze dei cultori del genere i biglietti hanno subito una riduzione del 25-30% con la possibilità per i soci del Piacenza Jazz Club di abbonarsi a 6 concerti con un risparmio decisamente notevole. Ha continuato Azzali: «Abbiamo cercato di portare il jazz fuori dai teatri a diversi livelli: sono infatti in corso i contatti con la casa circondariale di Piacenza per fare un'esibizione nei prossimi mesi».
Ma in città il jazz non è solo sinonimo di buona musica: è anche «un'etichetta personalizzata che identifica un'eccellenza del territorio come il vino», ha aggiunto Magnelli dopo aver annunciato l'avvio di un progetto più ampio che vedrà la Regione impegnata in un importante investimento a beneficio soprattutto degli spettacoli piacentini. «Nei prossimi tre anni con la Provincia e il Comune aumenteremo il contributo per questa manifestazione» ha promesso l'assessore regionale Ronchi, «la nostra amministrazione ha puntato molto sulla valorizzazione di produzioni originali e di alto livello: in passato il territorio piacentino si è sentito spesso poco considerato e noi abbiamo dunque cercato di potenziare le realtà importanti come il sodalizio di Azzali».
In 6 anni la kermesse è cresciuta per qualità e pubblico, come ha precisato Dosi, «e ha rafforzato il suo legame con Libertà: non a caso l'apertura e la chiusura del festival si terranno allo Spazio Rotative», ha evidenziato la Ronconi, presente anche in veste di editrice del quotidiano.
Prevendite a Piacenza Jazz Club (dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19), Gazebo suonante di Piazza Cavalli (15-19), Alphaville (sabato mattina 10-12.30) o bonifico bancario (biglietti@piacenzajazzfest.it).

BETTY PARABOSCHI

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