Fondazione di Piacenza e Vigevano Stampa
  Rassegna Stampa
spazio
  Comunicati Stampa
spazio
  Eventi Auditorium Piacenza
spazio
  Eventi Auditorium Vigevano
spazio
  Comunicazione
spazio

 
Home Page     Rassegna Stampa   


Giovedì 19 Febbraio 2009 - Libertà

A Piacenza come possiamo affrontare nel migliore dei modi i tempi bui che, vi assicuro, devono ancora arrivare? Se è vero che nessuno ha una soluzione per uscire dalla crisi, è altrettanto vero che sarebbe da incoscienti non prepararsi nel caso tutt'altro che remoto che alcune - speriamo poche - situazioni di crisi economiche sfociate nella Cassa integrazione ordinaria diventino, intorno a maggio, gravissime per coloro che la crisi sta colpendo più duramente: i lavoratori

A Piacenza come possiamo affrontare nel migliore dei modi i tempi bui che, vi assicuro, devono ancora arrivare? Se è vero che nessuno ha una soluzione per uscire dalla crisi, è altrettanto vero che sarebbe da incoscienti non prepararsi nel caso tutt'altro che remoto che alcune - speriamo poche - situazioni di crisi economiche sfociate nella Cassa integrazione ordinaria diventino, intorno a maggio, gravissime per coloro che la crisi sta colpendo più duramente: i lavoratori. Facciamo presto. Facciamo qualcosa. Di concreto, saggi o non saggi.
Se, come ha detto il presidente Giacomo Marazzi, alle porte della Fondazione di Piacenza e Vigevano non è ancora andato nessuno a bussare per chiedere un intervento, mi permetto di farlo io. Perché sarebbe impensabile affrontare questi problemi senza il contributo della Fondazione.
Tutti gli attori presenti, ognuno con le proprie responsabilità ed i propri ruoli, non possono stare a guardare. Dobbiamo adoperarci per rendere questa grave recessione socialmente meno invasiva e più sopportabile.
Si deve pensare ad un sistema territoriale lungimirante che dia ai lavoratori in Cassa integrazione le capacità richieste dal tessuto produttivo locale, attraverso una formazione mirata e di qualità.
Dobbiamo pensare anche ai lavoratori stranieri, che rischiano grosso. Se perdono il lavoro e non ne trovano un altro nel giro di alcuni mesi, rischiano la clandestinità e di entrare in un cono d'ombra d'illegalità.
E' interesse di tutti che i lavoratori non siano espulsi dall'attività produttiva: portiamo avanti i protocolli virtuosi che in alcune trattative aziendali hanno portato alla cassa integrazione a rotazione, con un minor numero di ore di lavoro per più dipendenti. E i lavoratori che hanno diritto agli ammortizzatori sociali ricevano dalle aziende in anticipo quei soldi. Di più: costruiamo un Fondo che garantisca questa tutela, per evitare che molti chiedano prestiti attraverso un sistema di credito che attualmente tutto fa tranne che allargare i cordoni della borsa. E' un compito al quale devono provvedere le associazioni di categoria.
La Fondazione in questo può avere un ruolo molto importante, e credo possa svolgerlo anche nella costituzione del Fondo per quei lavoratori che non hanno ammortizzatori sociali e per coloro che dovranno aspettare dei mesi prima di vedere i soldi della Cassa integrazione straordinaria a cui, purtroppo, in tanti stanno andando incontro.
Dobbiamo restare uniti per scampare la tempesta, siamo chiamati a dare una risposta univoca a questa situazione e a mettere da parte, almeno a Piacenza, le divisioni.

GIANNI COPELLI, Segretario Generale Cgil - Piacenza

Torna all'elenco | Versione stampabile

spazio
spazio spazio spazio
spazio spazio spazio