Giovedì 15 Gennaio 2009 - Libertà
Botti (Pd) alla consigliera di parità: «Inopportune le critiche a Reggi»
Il coordinatore sulle designazioni in Fondazione
«Ho trovato inopportuno l'intervento di Rosa Maria Susani, che come consigliera di parità ha competenza sul principio di uguaglianza e di discriminazione nel mondo del lavoro, su cui peraltro non la si sente mai, e ora interviene su nomine che sono un'altra cosa».
E' netta la posizione di Paolo Botti, coordinatore provinciale del Partito Democratico, sulla famosa tirata di giacca della Susani al sindaco Roberto Reggi per la mancata indicazione di una donna nel consiglio generale della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Susani si diceva rammaricata per il fatto che non fosse stata designata Claudia Gnocchi, non per una questione di nomi, ma piuttosto per un equilibrio nella rappresentanza di genere.
Botti interviene anche come portavoce di un partito, il Pd, che «ha le carte in regola per esprimersi sulla parità, come dimostra il nostro statuto che è rigido sulla rappresentanza al cinquanta per cento di uomini e donne e lo provano gli organismi locali quali l'esecutivo e la direzione provinciale».
Il rilievo mosso al sindaco appare «fuori luogo» a Botti, specie perché Reggi rappresenta invece un esempio «positivo» e Piacenza è forse l'unica città con una giunta divisa al cinquanta per cento fra uomini e donne, e con donne che ricoprono i ruoli principali negli enti derivati, dall'Asp Morigi-De Cesaris (con Delia Fusco), Tecnoborgo (Elisabetta Ferrari), Tempi Agenzia (Paola Votto), senza dire che a Piacenza dal segretario generale al comandante dei vigili urbani sono donne. «E del resto sono tante le nomine in Fondazione da parte di enti e su questi non si dice nulla?». Le esternazioni appaiono «ingiustificate» conclude Botti «a meno che non celino velleità politiche».