Giovedì 15 Gennaio 2009 - Libertà
Nasce il "dream team" piacentino, appello ai nostri super manager
Comitato di saggi contro la crisi
Un consiglio di super-saggi per Piacenza: manager, imprenditori, liberi professionisti di alta caratura, tutti piacentini di origine ma destinati a brillanti carriere altrove, spesso su scenari esteri. La prima lista di nomi - nota solo per vie informali e suscettibile di ampliarsi nelle speranze di Palazzo Mercanti - già comprende una decina di figure prestigiose, da Giuseppe Orsi, amministratore delegato dell'industria elicotteristica Agusta Westland a Paolo Braghieri, direttore generale di Interbanca a Marialisa Motta, manager della World Bank che ha sede a Washington.
Elemento comune a tutti è il non essere già impegnati in organizzazioni o consigli di amministrazioni che operano localmente. E' gente che magari, dall'altro capo del mondo, tra una decisione strategica e un briefing, legge su Internet cosa succede al proprio paesello.
Ecco una task force dell'intelligenza, un advisory board eminente e autorevole che si mette alla prova per aiutarci a capire la crisi e le sue vie d'uscita, con un'azione cucita su misura per il nostro territorio.
E' l'ultima controffensiva messa in campo dal Comune, assessorato allo Sviluppo economico, dando seguito ad una intuizione e ad un invito già espressi nei mesi scorsi, quando vennero a Piacenza, su richiesta di Confindustria e dalla facoltà di Economia dell'Università Cattolica, alcune grandi figure di manager piacentini in grado di calare nel locale la loro esperienza internazionale. Se ne parlò poi anche alle Fabbriche della Felicità con il docente Flaviano Celaschi (Politecnico di Torino) e una suggestione simile fu, a suo tempo, lanciata dall'economista Ettore Gotti Tedeschi, che potrebbe far parte del comitato. Il consiglio nascente appare come una boccata di ossigeno internazionale, che oggi - dopo lo tsunami sui mercati e lo sconvolgimento delle Borse - assume un sapore del tutto nuovo e un'urgenza che prima non aveva.
Per osservare i movimenti all'orizzonte le vedette di una volta salivano sugli alberi e scrutavano. La distanza aiuta. E questa lungimiranza si chiede oggi a chi, da un proscenio mondiale, ci osserva con l'affetto del cuore.
L'idea espressa dall'assessore Anna Maria Fellegara entra dunque nel vivo. Il 23 gennaio, a quanto pare nella cornice ospitante di palazzo Rota Pisaroni, sede della Fondazione di Piacenza e Vigevano, si terrà il primo incontro di un dream team che potrebbe riunirsi un paio di volte all'anno, vista la difficoltà di mobilitare il gruppo e la scarsità di tempo a disposizione.
Fellegara è fiduciosa nel loro sguardo che, non essendo immerso nella quotidianità della gestione di un territorio, potrà esprimere idee più fresche, sfide nuove.
«Si tratta di piacentini che hanno raggiunto posizioni molto importanti e che hanno grandi capacità tecniche - anticipa l'assessore - inoltre conservano rapporti affettivi con questa terra d'origine, c'è una voglia di spendersi gratuitamente per Piacenza».
Concretamente come potrà operare il comitato dei saggi? Ci sarà un momento di ascolto sulla percezione della crisi internazionale vista da osservatori privilegiati e le prospettive che si aprono («senza contare che questi protagonisti hanno informazioni di primissima mano su quanto sta accadendo»). Si discuterà quindi di come supportare al meglio le iniziative comunali strutturali già avviate su filoni quali la logistica, l'energia e la meccanica, il credito e l'agroalimentare. C'è grande fermento sul fronte della ricerca e della formazione, osserva Fellegara, ci sono infrastrutture da completare, realtà quali Piacenza Expo, ci sono le università, i superlaboratori Musp e Leap, l'Itl sulla logistica, ci sono opportunità sul tecnopolo che si potrebbe sistemare al Casino Mandelli insieme al Cesi (è un'ipotesi). Insomma, tanta carne al fuoco. Ben vengano suggerimenti per sostenere e migliorare i destini di Piacenza.
Patrizia Soffientini
patrizia.soffientini@liberta.it