Venerdì 16 Gennaio 2009 - Libertà
Caritas
Nel 2008 più pasti e ora il "raddoppio"
Decine di migliaia i pasti che la Caritas a Piacenza ha messo in tavola per i suoi ospiti, in oltre vent'anni: prima in via San Giovanni, ora in via San Vincenzo. E da qualche giorno ha "raddoppiato": dal 12 gennaio, infatti, al tradizionale pranzo di mezzogiorno, si è aggiunta la cena, alle 19. «Una cinquantina le persone che vengono di giorno, circa 25 quelle della sera», precisa Giuseppe Chiodaroli, direttore della Caritas diocesana. Che ci tiene a ricordare come è nata l'idea di offrire agli ospiti il pasto serale: «La spinta è arrivata da un gruppo di parrocchie dell'Unità Pastorale 1 (Cattedrale, San Paolo, San Savino, Sant'Anna, S. Antonino), Casa della carità, "Missio cum cura animarum" per i migranti e Caritas, ed è stata realizzata grazie alla disponibilità di un'ottantina di volontari. Oltre, naturalmente, al contributo del Comune, della Fondazione di Piacenza e Vigevano e del "Progetto Piacenza Solidale" per la raccolta dei prodotti invenduti dalla grande distribuzione».
La mensa Caritas funziona a Piacenza dal 1986, ma proprio nell'ultimo anno ha visto un incremento notevole delle persone che si sono rivolte alla struttura: nel 2007 sono state 498, per 10.154 pasti erogati, nel 2008 gli utenti sono saliti a 530, e i pasti sono stati 13.268. Un'impennata che forse non ha visto estranea la crisi che sta colpendo, soprattutto negli ultimi mesi, le fasce più deboli. E proprio a questo proposito Maurizio Simeoni, operatore Caritas e responsabile della mensa, fa un appello a tutti i cittadini, mostrando con orgoglio la "cambusa", pulitissima e ordinata, con decine di scatolette, pacchi di pasta e alimenti vari: «Una famiglia, o chiunque ne avesse voglia, può portarci olio, zucchero, biscotti, qualsiasi cosa - precisa - ogni giorno dalle 7 alle 19, e aiutarci così in modo concreto».