Lunedì 12 Gennaio 2009 - Libertà
Da "Piacenza solidale" due tonnellate di alimenti
L'avvio un mese fa
piacenza - Dallo scaffale del supermercato alla mensa dei poveri di Piacenza. A giugno dello scorso anno, a Palazzo Mercanti, fu siglato il protocollo di "Piacenza solidale", oggi, ad un mese dal suo debutto effettivo, si fanno i primi conti: dal 10 dicembre allo scorso 4 gennaio la rete solidale ha permesso di raccogliere quasi due tonnellate di cibi, per la precisione 1.785,83 chilogrammi. Un progetto tanto semplice nella sua logica (togliere dagli scaffali quanto non può più essere venduto ma che risulta ancora idoneo al consumo per destinarlo ai poveri) quanto articolato per cogliere la sinergia (e la disponibilità) tra tutti gli attori: Comune e Provincia, Rotary Club Piacenza, Unione Commercianti, Fondazione di Piacenza e Vigevano (che provvede lo stipendio per il trasportatore) ed un elenco che prosegue. «I primi risultati - sostiene Giovanni Struzzola, direttore Unione Commercianti ed ispiratore del progetto - sono davvero incoraggianti: la quantità di materiale raccolto è infatti più che soddisfacente. Nei prossimi mesi entreranno altre reti commerciali e contiamo quindi di far ulteriormente crescere il perimetro degli aiuti». Per ora i beneficiari sono la Caritas
diocesana e l'associazione La Ricerca, entrambe in prima linea nella lotta
al disagio e all'emarginazione, destinatari della "colletta", alla quale hanno già aderito due importanti insegne, Conad e Sigma. «La raccolta di queste settimane è avvenuta presso Il Parco (Conad) di S.Giorgio, il Conad di Pontenure, Sigma Farnesiana, e la Boulangerie. Nei prossimi giorni entrerà anche Sigma di Borgofaxhall e altre insegne importanti».
Le quasi due tonnellate di cibo raccolto in questi primi 22 giorni sono costituiti per il 25 per cento da prodotti da forno, il 3,9 per cento prodotti confezionati, il 20 per cento frutta, il 10 per cento verdura. E poi un altro 19 per cento è fornito dai latticini, mentre la carne pesa per il 4,5 per cento, idem la gastronomia, chiudono le bevande al 10,9 per cento.
Come si spiegò alla presentazione dell'iniziativa, questa crociata piacentina aveva ricevuto una positiva spinta in virtù di una specifica legge (la legge 155/2003, soprannominata del "buon samaritano").
Il protocollo firmat a Palazzo Mercanti, oltre i soggetti già citati, include anche Ausl, Enia, che garantirà sgravi tariffari per il servizio, e il Consorzio Solco, incaricato del trasporto. Per il responsabile tecnico del progetto, Massimo Amato, «"Piacenza solidale" si è prefisso quale obiettivo la raccolta di derrate alimentari non più commercializzabili ma ancora perfettamente salubri ed edibili che, se non reindirizzate all'interno di questo circuito, verrebbero di necessità destinate allo smaltimento come Rsu». Prodotti freschi ritirati dal banco perchè in scadenza nel giro di qualche giorno, dalle
verdure agli alimenti lattiero-caseari, più in generale l'intero menu destinato
a scadenza: invece dello spreco, il recupero di prodotti ancora perfettamente commestibili, il cui unico neo è quello di aver perso valore commerciale.