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Domenica 4 Gennaio 2009 - Libertà

Colpito dalla rete di solidarietà e d'amore verso gli ammalati all'Hospice

Presso il salone delle conferenze di "Villa il Follo" a Pittolo, sede del Circolo culturale "Maria Luigia", è stata presentata l'ultima fatica letteraria di Fausto Fiorentini: "Oltre il dolore

Presso il salone delle conferenze di "Villa il Follo" a Pittolo, sede del Circolo culturale "Maria Luigia", è stata presentata l'ultima fatica letteraria di Fausto Fiorentini: "Oltre il dolore. Il caso dell'Hospice di Borgonovo", edito dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano.
Il conferenziere è stato presentato all'uditorio dal vicepresidente del "Maria Luigia" Luigino Taramino, che ha salutato anche gli altri due ospiti, monsignor Lino Ferrari, vicario generale della Diocesi di Piacenza e Bobbio, e la dottoressa Itala Orlando, responsabile dell'Hospice di Borgonovo.
Monsignor Lino Ferrari ha confessato i essere contento di trascorrere un'altra serata al "Maria Luigia" per la presentazione del volume di Fausto Fiorentini, addetto stampa della Diocesi, insegnante, giornalista e scrittore. Fiorentini, ha proseguito Monsignor Ferrari, nel suo libro trasmette valori nati da un'esperienza di vita, con animo sereno, perché la fede l'ha sostenuto e gli ha portato conforto. Dopo aver accennato alla visita del vescovo di Piacenza monsignor Gianni Ambrosio agli ammalati dell'ospedale, ha ricordato che nella nostra città si attende la costituzione dell'Hospice, un luogo di accoglienza, condivisione e testimonianza del Vangelo.
Fausto Fiorentini ha tenuto una lunga e interessante chiacchierata. "Normalmente - ha osservato - un mio libro lo presento solo una volta; alla base di questo, però, c'è la mia esperienza di vita. Ringrazio il presidente della Fondazione, Marazzi, una persona di estrema sensibilità, che ne ha reso possibile la pubblicazione".
Come si è detto, il libro nasce dall'esperienza vissuta in prima persona dall'autore: la moglie Gabriella è stata ammalata 4 anni prima della scomparsa e nel corso della malattia Fiorentini ha chiesto al professor Cavanna se poteva restare in ospedale con sua moglie; gli è stato quindi proposto l'Hospice.
"Ci siamo andati controvoglia - ha continuato l'oratore - perché è risaputo che lì si va a morire. Nella camera le infermiere hanno sistemato un secondo letto; mia moglie si è fermata due mesi e in quel periodo l'ho potuta seguire da vicino". Fiorentini si è detto colpito dalla rete di solidarietà e d'amore verso gli ammalati che caratterizza l'Hospice.
Infine è intervenuta la dottoressa Itala Orlando, responsabile dell'Hospice di Borgonovo, che ha incentrato il suo intervento su quattro verbi che sono il fondamento di chi svolge la propria attività presso l'Hospice: comunicare, condividere, compatire e contattare.
Al termine della conferenza sono stati donati i libri ai presenti, mentre un omaggio floreale è stato consegnato dalla presidente Aldina Dall'Olio Colla alla dottoressa Orlando e un volume a Fiorentini a ricordo dell'interessante incontro.

Carlo Musajo Somma

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