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Martedì 20 Gennaio 2009 - Libertà

Dal 24 gennaio torna la mostra sui lavori per Gioco Vita

Tra le creazioni di Luzzati

piacenza - Trent'anni fa, dopo l'incontro folgorante del Teatro Gioco Vita con la tradizione orientale del teatro delle ombre avvenuto al festival internazionale di Charleville in Francia, iniziava il sodalizio artistico tra la compagnia piacentina diretta da Diego Maj e l'artista genovese Lele Luzzati. Una collaborazione che ha portato alla messa in scena, tra il 1978 e il 1986, di: Il Barone di Munchausen, Il mostro turchino, I tre grassoni, Gilgamesh, Odissea e La boîte à joujoux, più le collaborazioni nelle manifestazioni per il centenario di Pinocchio, nel 1981, in È arrivato il bastimento, nel Cavaliere della rosa, in Gargantua, nello Schiaccianoci, in Ecuba, in Oh Lear, Lear, Lear, fino ad Axur Re d'Ormus del '94. Proprio tra il '94 e il '95 in S. Maria della Pace debuttò la mostra ideata per far entrare il pubblico direttamente a contatto con la magìa delle ombre, esposizione che successivamente è stata portata allo Spazio Rotative, in giro per l'Italia (da Genova a Roma, passando per il Palazzo Reale e il Piccolo Teatro di Milano), in Francia e in Spagna (con tappe a Madrid, Siviglia e Bilbao) e che ora viene riproposta nel nuovo allestimento di Un mondo di figure d'ombra curato da Mauro Sarina alla Cittadella di Palazzo Farnese, dal 24 gennaio (inaugurazione alle 16.30; per info, tel. 0523-315578) al 13 marzo. L'iniziativa, nell'ambito del progetto Informazione teatrale, è stata presentata ieri all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano dall'assessore alla cultura Paolo Dosi, che ha rimarcato l'importanza del ruolo di Gioco Vita nelle attività culturali della nostra città, e da Diego Maj, che ha ringraziato l'ente di via Sant'Eufemia per il fondamentale sostegno offerto a questa e altre manifestazioni di approfondimento di temi e percorsi sollecitati dalla stagione di prosa. Al Farnese i visitatori non si limiteranno a guardare i disegni di Luzzati, le sagome e le scenografie realizzate artigianalmente da Gioco Vita, ma sarà possibile un'interazione concreta, in cui lo spettatore stesso verrà chiamato a dar vita a personaggi e situazioni create dai giochi di luce. Maj ha evidenziato le finalità di questa atipica esposizione: «Abbiamo voluto raccontare il legame tra noi e Lele, fornire una memoria storica di questo incontro e rendere omaggio a Luzzati, morto il 26 gennaio 2007». L'itinerario, illustrato da Sarina, prenderà avvio con il Mostro turchino, dalle sagome fisse e stilizzate, rispetto al precedente esperimento con i piccoli "automi" del Barone di Munchausen. «Gioco Vita si è mosso dalle ombre della tradizione cinese e giavanese per giungere progressivamente a una rielaborazione originale di questo linguaggio» ha spiegato Sarina. Il capitolo successivo è incentrato sui Tre grassoni, caratterizzati dall'uso di più luci, passaggio esplorato ancora più a fondo nell'Odissea, con la quale si conclude il suggestivo viaggio, di cui l'animatrice Federica Ferrari ha sottolineato la capacità sia di far rivivere gli spettacoli sia di rivelare gli affascinanti segreti del teatro delle ombre.
Le visite, che comprendono anche laboratori, saranno guidate dalle animatrici Ferrari, Elisa Bersani, Martina Perotti e Althea Tarabini, solo su prenotazione, dal lunedì al venerdì per le scuole; domenica 25 febbraio e 1° marzo per tutti, all'interno della rassegna A teatro con mamma e papà (orario: 15.30, 16.30 e 17.30).

Anna Anselmi

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