Domenica 25 Gennaio 2009 - Libertà
«Stop alla cementificazione stile via Emilia»
Ferrari del Fai
piacenza - Cartoline dalla provincia. Tra i relatori intervenuti nell'assemblea pubblica, alcuni hanno lasciato spazio alle immagini. La rigogliosa, variegata, ed unica vegetazione che caratterizza il territorio provinciale, abitata da alcune tra specie animali in via di estinzione, è così divenuta la protagonista dell'incontro. I corsi d'acqua, che creano nelle valli piacentine habitat incredibili ed impensabili, sono stati il filo conduttore di tutte le fotografie. Istantanee di un territorio che Gian Marco Rancati, membro del Comitato No Tube, che si batte per la tutela dei corsi d'acqua in provincia, soleva la questione delle «centraline idroelettriche. Per non distruggere tutto, bisogna annullare i progetti che mirano ad intubare e sfruttare i corsi d'acqua. Le centraline cambiano e distruggono i corsi d'acqua perché ne cambiano il percorso e la portata». Attorno all'acqua vivono uccelli, anfibi, animali di piccole dimensioni che proprio da questo elemento traggono sostentamento. La foto proiettata nell'Auditorium della Fondazione di un tratto del fiume Chiavenna, rappresenta un ecosistema quasi intatto. Un angolo di silenzio e calma paradisiaca, «che potrebbe essere stravolto - dichiara Stefano Soavi della Lipu- se venisse attuato il progetto del porto fluviale». Claudio Ghelfi della Fipsas di Piacenza, lancia una proposta legata all'idraulica ambientale, «per preservare i corsi d'acqua fluviali, ormai lontani da una simbiosi con il loro bacino». Un'urbanizzazione che avanza, che invade il territorio, e che scaccia gli animali. Un esempio di quello che potremmo ritrovarci a vedere lo propone Domenico Ferrari del Fai. «L'attuale situazione della via Emilia è l'esito dell'indiscriminata costruzione», un esempio che non ha bisogno della proiezione di alcuna immagine.