Domenica 25 Gennaio 2009 - Libertà
Super-saggi, la polemica avanza
Anche Copelli (Cgil) critico. Gotti Tedeschi: chiamateci "perditempo..."
Troppi tavoli anti-crisi, reali e virtuali, fanno girare la testa. Ultimo, in ordine di tempo, scende in campo Gianni Copelli (segretario della Cgil) sfavorevole al comitato dei "saggi": «Non è utile».
Urge chiarimento. Ma il sindaco è stato chiaro. Il comitato dei "saggi" è un aiuto gratuito e disinteressato da parte di fior fior di consulenti. Mobilitati già dal maggio scorso, i manager si riuniscono ora e la crisi c'è cascata di mezzo con tutta la sua forza d'urto, ma non è quello il punto. La sede naturale per affrontare la recessione è infatti il comitato strategico di Vision 2020. «Abbiamo attivato questa importante sede di pianificazione territoriale - scrive testualmente Reggi sul suo sito - ed è il momento di riunirla per confrontarsi e agire. Entro pochi giorni la convocheremo in accordo con la Provincia».
Chissà, forse non se lo erano ancora detto, e questo non sarebbe simpatico, ma Reggi parla al plurale includendo l'ente di via Garibaldi che insieme a Camera di Commercio e Comune è promotore di Vision e del comitato strategico.
Tanto rumore. Tutta colpa del clima sulfureo creato dei "saggi". L'altro ieri si è svolta la prima riunione ufficiale dell'advisory board per dare una mano al Comune su temi inerenti allo sviluppo economico. Ma le polemiche che hanno anticipato il meeting non tacciono. Vuol esser un organismo che sbaraglia tutti gli altri? Gianni Salerno, segretario aggiunto Cisl, non crede in interventi esterni miracolistici. Ci vuole un tavolo anti-crisi allargato a Fondazione e a istituti di credito, va dicendo da tempo il segretario Cisl Sandro Busca. L'opposizione, per voce di Massimo Trespidi, capogruppo del Pdl-Forza Italia in Consiglio comunale attacca: «I sogni non sono di parte, si doveva coinvolgere il consiglio sui "saggi"».
Adesso Copelli dice che la sede di confronto naturale è la commissione provinciale di concertazione che da anni si occupa di ricollocare i lavoratori: «Arricchiamola con un fondo provinciale, con risorse, potrebbe parteciparvi la Fondazione, banche, enti locali e Camera di Commercio per fungere in modo solidale da supporto ad una crisi conosciuta». Il Comune salta fuori («mi ha lasciato meravigliato») con i "saggi": «Venire a suggerire come si affronta una crisi è preoccupante e non socializzante». Il doppione con Vision? Si veda cosa salvare e cosa rivedere, ma coinvolgere persone di fuori su piani strategici «è quasi offensivo» per Copelli. Bocciato pure il Monte di pietà filantropico suggerito dall'economista Ettore Gotti Tedeschi, che siede peraltro fra i saggi e ha vis polemica da vendere.
«Ho letto sul quotidiano un intervento (di Augusto Ridella, ndr) che dice che la nostra riunione non serve a niente - afferma l'economista - che è meglio se andiamo tutti in Africa e che si salva Piacenza con un fondo di private equity. Non ho commenti».
Forse la nomea di "saggi" non giova. «Chiamateci perditempo - è la replica sarcastica - veniamo qua a perderne e tutti siamo ambiziosissimi politicamente».
Ma facendosi serio, perché buttar via una presenza fatta di «competenza, entusiamo e solidarietà»?. E poi sulla crisi nessuno ha ricette. «Quale sarà l'impatto? Cosa deciderà Obama, sarà protezionista, svaluterà il dollaro? Inutili tante strategie - conclude Gotti Tedeschi - Piacenza subirà gli effetti come l'Italia e le nazioni europee, effetti che ancora non sono chiari. Edilizia, auto, meccanica sono crollate. Intanto gestiamo l'emergenza, teniamo in piedi chi lo merita, facciamo attenzione a salvaguardare le capacità competitive che abbiamo».
Patrizia Soffientini