Domenica 30 Novembre 2008 - Libertà
Bagarre in Consiglio ui fondi per il teatro
Scontro al femminile in aula. Torricella: «Il Comune ha dato solo 5mila euro». Barbieri: «Qui siamo troppi»
La delega al teatro affidata alla consigliera degli Indipendenti Laura Torricella, rimarrà? Come si giocherà in futuro il rapporto con l'assessore alla cultura Nicoletta Barbieri? La stagione di prosa si farà e chi la dirigerà? La ormai ex direttrice artistica, Paola Pedrazzini, verrà pagata? Domande che ancora non hanno risposta, ma dovrebbero trovarla - grazie alla mediazione del sindaco - nei prossimi giorni.
Punti interrogativi che rimangono sul tappeto. Un tappeto sul quale sono stati rovesciati, pubblicamente, durante la seduta del consiglio di venerdì sera. Come anticipato ieri, a far emergere l'affaire Pedrazzini è stata la consegna ai capigruppo di una lettera del legale della direttrice artistica.
La minoranza (Paola Pizzelli, Enrico Chiesa e Alberto Bazzani) non si è fatta scappare l'occasione di evidenziare i dissidi della maggioranza, tra la consigliera delegata al teatro Torricella (assessore alla cultura nel precedente mandato) e l'assessore alla cultura Barbieri. Serrato e teso il loro confronto scattato - in un clima già surriscaldato dall'arrivo della lettera - al momento della discussione sull'assestamento di bilancio. Il consigliere di minoranza Chiesa aveva chiesto chiarimenti sul perché i contributi della Fondazione di Piacenza e Vigevano per la stagione teatrale fossero passati da 40 a 20 mila euro e come mai quelli per le associazioni fossero lievitati da 48 a 73 mila euro.
«Le risposte devono essere date da chi ha la possibilità di decidere», ha detto la Torricella, lamentando il fatto che le sia stato sottratto qualsiasi potere decisionale e margine di autonomia («Esiste un problema di praticabilità della mia delega»). Poi ha spiegato come «la stagione di prosa in questi anni sia stata realizzata con contributi di sponsor, Fondazione, Provincia, aziende del territorio, e che il Comune ci ha messo solo 5 mila euro. La stagione parte solo se c'è copertura finanziaria, con risorse che gli sponsor in forma scritta si impegnano a versare con contributo finalizzato. La dotazione necessaria si ottiene a fronte di un progetto, non per la bella faccia di qualcuno». La Torricella ha chiesto quindi relativamente alla stagione musicale varata dall'assessore alla cultura: «Esiste un impegno formale della Fondazione di erogare contributi alla stagione musicale? E l'impegno da parte dell'amministrazione provinciale è accertato? È scritto? Nel bilancio non figura».
«Ho sentito troppe frasi dette che meritano una replica. A tutto c'è un limite», è intervenuta quindi la Barbieri. «Tra chi lavora in questa amministrazione, evidentemente, non c'è condivisione di fondo. Questo non è uno scontro tra prime donne. Nessuno mi deve accusare di personalismo. Il mio è stato un servizio ai cittadini». La Barbieri ha evidenziato come siano due le consigliere delegate che fanno capo all'assessorato cultura (Claudia Verdiani al folclore e Torricella al teatro), «eppure solo con una delle due ci sono problemi. Tutti sono stati messi nelle condizioni di lavorare, nessuno è stato escluso da niente. Vincolare ad un singolo soggetto il teatro è un errore. Forse è bene ridiscutere la delega. Consigliera, direttore artistico e assessore: forse siamo davvero troppi».
«Non ho mai assistito in trent'anni ad una tale umiliazione. Non c'è rispetto reciproco neppure nella vostra maggioranza», ha detto Bazzani, prima di uscire dall'aula non partecipando al voto sull'assestamento di bilancio, come tutto il resto della minoranza. Rimasti soli in aula i consiglieri di maggioranza, alla fine, non si sono spaccati. Sul bilancio hanno votato unanimi, con la Torricella che si ha auspicato «un lavoro per recuperare la collegialità nella coalizione». Anche Maurizio Fornasari (Pd) aveva lanciato un appello in tal senso: «Dobbiamo garantire la praticabilità della delega al teatro, garantendo gli accordi di coalizione presi in fase elettorale. Evitiamo però drammi di autocoscienza; i cittadini non ci hanno eletto per questo. Faccio appello a votare l'assestamento che, è molto di più del problema sui contributi al teatro. È il welfare locale». Sugli accenti sociali del bilancio e la necessità di far fronte alla crisi economica si sono espressi Sara Felloni (Sinistra Democratica), David Santi (Prc), Verdiani (Pd).
Donata Meneghelli