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Domenica 16 Novembre 2008 - Libertà

Sei esposizioni per rilanciare la Ricci Oddi

la galleria Il piano del Comune col partner Silvana Editoriale. Per ora resta anonimo il donatore (lodigiano) dei macchiaioli
Il clou nel 2011: mostra su Bruzzi a 100anni dalla morte per inaugurare palazzo Enel

Preferisce restare anonimo il collezionista che ha deciso di donare alla Ricci Oddi 40 dipinti di macchiaioli toscani, un lascito che l'assessore alla cultura Paolo Dosi ha definito il più importante alla galleria d'arte moderna di via San Siro dopo quello del fondatore. La notizia Dosi l'ha data due giorni fa intervenendo in commissione 3 al dibattito sulla Ricci Oddi chiesto dall'opposizione sull'onda delle polemiche per l'annunciato avvicendamento in cda dei due rappresentanti del Comune. E ieri è stato lo stesso Dosi a spiegare a Libertà che il donatore vuole evitare di esporsi almeno finché il passaggio in cda non sia perfezionato.
Per ora si sa solamente che è lodigiano e che ha scelto la Ricci Oddi, ha osservato l'assessore, «per il suo prestigio, per il giudizio positivo sull'idoneità degli spazi a ospitare i dipinti, per gli impegni ricevuti riguardo a una loro adeguata valorizzazione», e anche per «un rapporto personale di stima» con il direttore della galleria, Stefano Fugazza.
La donazione - il cui valore Dosi ha genericamente indicato in «vari milioni di euro» - non è stata ancora formalizzata, e tuttavia non è scritta sulla sabbia, ha chiarito l'assessore: «Si fonda su un accordo serio, inizierà come comodato d'uso e poi si trasformerà in donazione a tutti gli effetti». E sarà proprio una mostra incentrata sui macchiaioli a segnare il primo atto di un ciclo di sei esposizioni chiamato a preparare il rilancio della Ricci Oddi nel rinnovato smalto che l'amministrazione intende darle.
Una partnership con una nota casa editrice in campo artistico, la Silvana Editoriale di Milano, forte di 400 titoli d'arte pubblicati nell'ultimo anno e di collaborazioni stabili con istituzioni culturali quali le Scuderie del Quirinale e i Musei di Genova; un'attività di promozione degli eventi affidata allo Studio Campagnolo specializzato in campagne di comunicazione dedicate. Questi i due cardini del piano di rilancio della galleria in vista del 2011, anno in cui il Comune conta di ricevere il palazzo ex Enel di via Santa Franca (consegnato dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano che si farà carico dei lavori di ristrutturazione) e poter così disporre di quel prezioso ampliamento della Ricci Oddi sul quale fondarne la definitiva rinascita.
Un traguardo, il 2011, che si vorrebbe far coincidere con l'ultima delle sei esposizioni del ciclo in agenda, una mostra su Stefano Bruzzi, di cui in quell'anno ricorrerà il centenario della morte. "Stefano Bruzzi, il maestro del vero", «una grande antologica dedicata al pittore piacentino», ne parla l'assessore, «con un comitato scientifico nazionale e tutti i crismi che merita un simile artista, sarebbe un evento adeguato per inaugurare palazzo ex Enel».
Questo il traguardo nel medio termine. Nel breve in via San Siro c'è invece da condurre in porto il reintegro del cda con il subentro di Vittorio Anelli ed Eugenio Gazzola a Carlo Brunetti e Davide Gasparotto. Dopo lo slittamento seguito alle polemiche dell'opposizione per nomine giudicate «politiche» e in odore di illegittimità, la data utile potrebbe essere il 28 novembre. Nell'attesa, Dosi ribadisce la sua «certezza» sulla regolarità procedurale. Tuttavia fa sapere di non avere problemi a investire della questione l'avvocatura comunale andando così incontro a una richiesta della minoranza (l'ha rivolta l'altro ieri in commissione il l forzista Massimo Trespidi).
E nel merito delle persone designate dal sindaco, ne parla come di «scelte coerenti con le esigenze della galleria». Sarà Anelli il nuovo presidente al posto di Brunetti? Fermo restando che «il presidente viene nominato dal cda nella sua autonomia, l'amministrazione propone Anelli».

Gustavo Roccella gustavo.roccella@liberta.it

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