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Martedì 18 Novembre 2008 - Libertà

L'amore tra un giornalista e un'attrice
nella Berlino dei tempi del muro

presentato in fondazione il libro di tagliati

piacenza - Per ricordare la caduta del muro di Berlino, demolito il 9 novembre 1989 dopo aver rappresentato per 28 anni uno dei simboli più concreti della Guerra fredda, l'auditorium Santa Margherita ha ospitato la presentazione del romanzo Dimenticare Berlino? di Romano Franco Tagliati, giornalista originario della provincia di Mantova, da tempo trasferitosi a Milano e che ha trascorso un lungo periodo in terra tedesca, all'epoca in cui le due Germanie erano ancora divise. A quell'esperienza ha attinto per il libro Dimenticare Berlino?, pubblicato da Oge (Opera Graphiaria Electa), in cui narra il difficile amore tra l'inviato di un giornale italiano e un'attrice della Ddr, sullo sfondo di una Berlino oppressa e lacerata tra Est e Ovest. Il protagonista Guido Valli inizialmente è in realtà alla ricerca di un'intervista con la vedova di Brecht, Helene Weigel. E' così che incontra Nora Berger, con la quale scatta subito il colpo di fulmine. Peccato che le autorità dell'Est non vedano di buon'occhio l'assidua frequentazione tra la loro concittadina e il giornalista occidentale, nonostante l'appartenenza di quest'ultimo alla redazione di un periodico ufficialmente di sinistra e piuttosto attento a evitare di contrariare la nomenklatura del regime.
Da qui gli interrogatori, i visti di ingresso centellinati, le attese estenuanti nei commissariati, le perquisizioni nell'appartamento di Nora, le neppure troppo velate pressioni sull'attrice perché trasformi l'amante in addomesticata spia, ma soprattutto la snervante condizione di non riuscire a sentirsi al sicuro dalle orecchie altrui neppure all'interno delle pareti domestiche. Tra un viaggio e l'altro verso Berlino, Guido ha modo di confrontarsi con i suoi colleghi, dal comportamento non sempre privo di ambiguità, con la provincia lombarda (in un ritorno al paese, dove si manifesta apertamente l'opposizione tra lui socialista e l'anziano padre liberale), con eventi storici del 1968 come il maggio francese e la Primavera di Praga, ma soprattutto con la sconfessione nei fatti di un'ideologia alla quale fin da giovane aveva aderito. Alla Fondazione di Piacenza e Vigevano, dove insieme all'autore sono intervenuti Fausto Frontini e Milena Tibaldi Montenz, presidente del circolo culturale Goethe Zentrum di Piacenza e Lodi, Tagliati ha spiegato di aver sentito il bisogno di scrivere il romanzo dopo essersi accorto che «i giovani non sanno nulla di cosa significasse vivere nella Berlino separata da un muro, figura atroce dell'idea che un uomo possa esercitare un controllo assoluto sugli altri». La serata è stata accompagnata dai brani cantati dal soprano Anna Spasic, accompagnata al pianoforte da Corrado Pozzoli, in un percorso da Wiegenlied di Richard Strauss a Youkali: Tango Habanera di Kurt Weill, fino a Wir wollen doch einfach nur zusammen sein di Udo Lindenberg e Alexanderplatz, uno dei successi di Milva.

an. ans.

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