Giovedì 11 Dicembre 2008 - Libertà
Il furgone di "Piacenza solidale" scalda i motori per la lotta contro la povertà
Primo viaggio ieri per il furgone di "Piacenza Solidale". Dopo la benedizione del vescovo di Piacenza monsignor Gianni Ambrosio fatta nel cortile del palazzo vescovile il mezzo dotato di cella frigorifera ha effettuato il suo primo tour per raccogliere i prodotti alimentari invenduti e portarli alle mense della Caritas e dell'associazione La Ricerca. "Piacenza solidale" è un progetto pensato più di quattro anni fa , che nel giugno di quast'anno ha visto la sua nascita ufficiale con la firma del protocollo d'intesa che ha unito per una cordata di solidarietà soggetti appartenenti a mondi diversi: il Rotary Club di Piacenza, che ha fornito il sostegno economico per l'avvio del progetto, il Comune e la Provincia, l'Unione Commercianti, l'Azienda Usl, Enìa, la Fondazione di Piacenza e Vigevano la cooperativa Sol.co, la Caritas Diocesana, l'associazione La Ricerca, la grande e media distribuzione e le aziende produttrici.
Il concetto da cui è partito tutto è semplice: donare ai bisognosi tutti quei prodotti alimentari che vengono tolti dagli scaffali dei supermercati pochi giorni prima della scadenza e che vengono in genere buttati. Un'idea semplice ma che nella pratica si è scontrata con molte difficoltà, superate grazie alla volontà e all'impegno delle persone coinvolte, come ha sottolineato il direttore dell'Unione Commercianti Giovanni Struzzola. «Abbiamo dovuto risolvere problemi di natura burocratica, fiscale e anche le questioni legate alle sicurezza igienica degli alimenti. Ma ce l'abbiamo fatta e ora è partito un progetto che ha molteplici lati positivi. Prima di tutto quello di aiutare chi ha più bisogno e poi quello di evitare che alimenti ancora commestibili si trasformino in rifiuti». Il progetto partito ieri ha coinvolto nella fase iniziale solo due supermercati delle catene Conad e Signa, che hanno raccolto gli alimenti destinati alle mense. «Uno dei risvolti positivi di questo progetto è che grazie a questi alimenti cambierà anche la qualità dei cibi che ogni giorno prepariamo nelle nostre mense - ha commentato Francesco Arigirò, responsabile dei servizi della Caritas - La tipologia di prodotti normalmente non viene acquistata dalle nostre associazioni perché troppo costosa. Con questo progetto ci arrivano addirittura gratis». Il progetto partirà con una prima fase sperimentale di 10 giorni, in cui saranno coinvolti solo due supermercati poi verrà estesa anche agli altri che hanno aderito all'iniziativa per arrivare ad una portata che possa garantire l'aiuto anche ad altre mense che aiutano le persone in difficoltà. «Questo progetto fa parte di un pacchetto di iniziative che il Comune sta portando avanti a favore dei più bisognosi - ha spiegato l'assessore comunale alle politiche sociali Giovanna Palladini - Tra le altre cose speriamo di riuscire ad aprire al più presto, grazie all'impegno di più soggetti, anche negli orari serali la mensa gestita dalla Caritas».
Arianna Groppi