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Venerdì 12 Dicembre 2008 - Libertà

Adozioni a distanza e borse di studio

Come aiutare

L'ondata di emozione suscitata dai piccoli artisti di Kivuli non può svanire a sipario calato, ma esige di essere trasformata in un'azione morale (e concreta) di sostegno alle case africane di Padre Kizito: centri d'accoglienza diurna, case-famiglia, luoghi dove si educa, si insegna un mestiere. Le possibilità per partecipare a questa formidabile avventura umana sono molte. Attualmente a Piacenza c'è il mercatino benefico Amani-Koinonia sotto l'albero di Palazzo Gotico (fino a domenica) dove sono in vendita oggetti d'artigianato. Ma soprattutto attraverso l'associazione Amani (si è costituito un piccolo gruppo a Piacenza) si possono adottare i centri d'accoglienza in Africa. La proposta è di intervenire con una somma di 360 euro all'anno (30 euro al mese) - ma naturalmente ciascuno dà come può - che va al mantenimento e alla cura di tutti i ragazzi accolti nei centri in Kenya e Zambia. Non si adotta un solo bambino, ma l'intero progetto, così nessuno corre il rischio di rimanere escluso. Appassionarsi ad una casa (Casa di Anita per le ragazze, Kivuli Centre, "Piccolo Fratello" etc.) di Koinonia vuol dire garantire a tutti i bambini che chiedono aiuto la possibilità di mangiare, studiare e fare scelte costruttive per il futuro. Per effettuare un'adozione a distanza basta versare una somma sul c/c postale n. 37799202 intestato ad Amani Onlus Ong, via Gonin 8, 20147 Milano o sul c/c bancario n. 000000503010 Banca Popolare Etica Abi 05018 - Cab 01600- CIN F EU IBAN IT91 F050 1801 6000 0000 0503 010. È importante indicare, oltre il proprio nome e indirizzo, la causale del versamento "adozione a distanza", per ricevere il materiale informativo (Info: adozioni@amaniforafrica.org).
La serata piacentina L'evento al Salone Scenografi, a ingresso libero, ha permesso di raccogliere tra il pubblico 2.127 euro (c'era anche un centesimo nel bussolotto delle offerte, l'unico trattenuto come portafortuna dagli organizzatori), a cui si aggiungono 1.000 euro della Fondazione di Piacenza e Vigevano e una piccola borsa di studio di 300 euro annui, promossa da un privato, per giovani artisti del Kivuli Centre. Una formula, questa, che consente azioni più mirate e personalizzate su singole finalità educative.

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