Domenica 14 Dicembre 2008 - Libertà
«Nomina politica? Ho le carte in regola»
Replica al centrodestra. «Sarò in galleria stabilmente. Gratis va bene, ma è morale?»
Vittorio Anelli presidente, Eugenio Gazzola consigliere. I due rappresentanti del Comune si sono insediati ieri nel cda della galleria Ricci Oddi subentrando ai dimissionari Carlo Brunetti (presidente) e Davide Gasparotto. Insediamento ieri anche per Alessandro Casali che va a ricoprire il seggio spettante alla famiglia del fondatore, lasciato vuoto da Francesco Ricci Oddi, di recente scomparso, mentre Leonardo Bragalini, espresso dalla Fondazione, è stato eletto vicepresidente.
Si è così ricostituito il plenum dell'organo di vertice di via San Siro di cui fanno parte anche Giuseppe Molinari (nominato dalla prefettura), Corrado Sforza Fogliani (Accademia di San Luca), Luigi Rizzi (Amici dell'arte). Questi ultimi - con Brunetti, Gasparotto e Bragalini - si erano insediati nel 2005 e, avendo l'incarico durata quinquennale (fa eccezione il mandato dell'esponente della famiglia Ricci Oddi che è a vita), scadono nel 2010. Così dice lo statuto della galleria, anche se nella nomina di Anelli e Gazzola a cui ieri si è dato corso si parla di decadenza dell'incarico alla scadenza dell'amministrazione comunale (2012).
L'iter di avvicendamento è stata oggetto di polemica. Il centrodestra ha parlato di illegittimità giuridiche, ma ha anche attaccato nomine definite di natura tutta politica (sia Anelli sia Gazzola sono del Pd). L'assessore alla cultura Paolo Dosi ha replicato sottolineando la qualità dei curriculum individuati e la rispondenza alle aspettative della giunta per la Ricci Oddi.
«Un'amministrazione ha diritto di fare le nomine come crede», ha osservato ieri Anelli sulla critica politica («Quella di legittimità non mi interessa, dico solo che se la galleria potrà semplificare le procedure di nomina sarà un bene»): «Penso di essere stato scelto sulla base del curriculum dove ho documentato la mia attività amministrativa da assessore alla cultura in Comune e in Provincia. È stato detto che Piacenza poteva mettere in campo qualcosa di meglio: non ho obiezioni di principio, il giorno in cui Giorgio Armani si facesse avanti sarei pronto a farmi da parte, ma sin qui non è avvenuto».
Altro tema di cui si è discusso sono i compensi del consiglio. Oggi le cariche, presidenza compresa, sono gratuite. Sarà ancora così? «Non credo sia difficile trovare soggetti disponibili a fare gratuitamente parte di un cda e a me va bene», annota Anelli. Tuttavia «dovrò essere un presidente presente e l'esistenza di cariche non remunerate credo che non sia morale», specie se ciò capitasse solo alla Ricci Oddi («Non vedo perché debba costituire l'unica eccezione»). «Non è comunque un problema che si porrà con questo consiglio che ha altri compiti davanti a sé».
(gu.ro.)