Sabato 8 Novembre 2008 - Libertà
Pollicino apre lo scrigno dei sogni
Da domani al "Filo" il teatro-famiglie, un cartellone di qualità
Piacenza - «Non avete per caso visto l'ombra di Pollicino? Era qui, in teatro, ed ora è sparita. Senza di lei lo spettacolo non si può fare!». Comincia così il viaggio-gioco che inaugura la tredicesima edizione di A teatro con mamma e papà, la rassegna dedicata alle famiglie ed organizzata da Teatro Gioco Vita e dal Comune di Piacenza con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, il contributo del Ministero per i beni culturali, della Regione ed il patrocinio dell'Unicef.
L'ombra di Pollicino si intitola la performance, in programma domani nel duplice appuntamento alle 16.30 ed alle 18 al Teatro dei Filodrammatici: in scena uno spettacolo che è anche laboratorio per scoprire e far scoprire il mondo del teatro d'ombre ai bimbi, quelli dai 2 ai 5 anni (a cui la performance è espressamente indirizzata), ma anche ai più grandicelli.
Una sagoma, una superficie ed una luce: bastano davvero pochi elementi per immergersi fra i mille volti delle ombre ed iniziare un viaggio divertente ed intrigante nel loro universo. Ad accompagnare il pubblico sono ancora una volta gli animatori di Teatro Gioco Vita, che per il tredicesimo anno offrono un ricco calendario di teatro tutto per le famiglie: e Piacenza apprezza, a giudicare almeno dalle prenotazioni dello spettacolo d'esordio, che segna il tutto esaurito per la prima replica, mentre sono ancora disponibili alcuni posti per la rappresentazione delle 18 (per informazioni 0523-315578 oppure 0523-332613; in occasione dello spettacolo, domenica 9 il servizio di biglietteria è attivo al Teatro dei Filodrammatici a partire dalle 15.30).
Stavolta lo sguardo si focalizza sulla fantasia: prendendo come pretesto il personaggio di Pollicino, lo spettacolo guida i bambini non solo alla scoperta dell'ombra, ma anche al superamento delle paure ad essa legate: ecco allora un teatro che offre anche l'occasione per una presa di coscienza più diretta ed immediata e la unisce naturalmente al momento di svago.
«Una stagione che offre riflessione e divertimento»: così il direttore artistico Diego Maj e l'assessore Paolo Dosi avevano definito A teatro con mamma e papà durante la presentazione dell'iniziativa. Ed in effetti il duplice carattere delle performance che da 13 anni portano a teatro tante famiglie piacentine è davvero una costante destinata a rimanere immutata: occhi puntati sul pubblico più giovane e una buona dose di acume contraddistinguono l'offerta di una stagione che nel corso degli anni ha saputo diventare un appuntamento fisso per la città.
L'ombra di Pollicino segue le orme del fortunato spettacolo Ombramania e lo rielabora in una versione pensata appositamente per i bambini più piccoli: durata, ritmo e contenuti sono funzionali ad un approccio di lezione - spettacolo che si innesta sul lavoro drammaturgico realizzato da Fabrizio Montecchi (con la collaborazione di Nicola Lusuardi; sagome Nicoletta Garioni e Federica Ferrari; costumi Sara Bartesaghi Gallo; luci e fonica Anna Adorno) sulla celebre fiaba; circa 50 minuti di suggestioni ricche e coinvolgenti, quelle di un viaggio condotto da Elena Griseri e Domenico Sannino.
Ma questo è solo l'inizio: A teatro con mamma e papà prosegue con un ampio carosello di spettacoli, a cominciare da Scrooge, la nuova produzione del Teatro Gioco Vita con il Teatro delle Briciole in programma il 23 novembre al Municipale e che ha appena debuttato al Teatro al Parco di Parma con vivo successo. Poi Cappuccetto rosso dei Pupi di Stac in scena il 7 dicembre; quindi il 21 Babar, altro lavoro del Tgv, il 6 gennaio C'era due volte di Giallo Mare Minimal Teatro e l'11 Pepè e Stella, ancora del Gioco Vita. Si prosegue ancora il 25 gennaio e il 1° febbraio con la mostra-spettacolo Un mondo di figure d'ombra. Omaggio a Lele Luzzati in scena a Palazzo Farnese, l'8 febbraio con i Clown in libertà del Teatro Necessario ed infine il 1° e l'8 marzo con La storia della bambola abbandonata del Piccolo Teatro di Milano, protagonista la grande Andrea Jonasson.
Betty Paraboschi