Mercoledì 12 Novembre 2008 - Libertà
Cuochi all'ombra di Fumi e Cogny
Dedicate ai 2 chef le nuove cucine dell'istituto alberghiero piacentino
(pin) Giovani cuochi crescono all'ombra di Pietro Fumi e di Georges Cogny. Due figure di primissimo piano nel panorama della cucina piacentina e non solo, a cui sono state dedicate le nuove cucine dell'istituto alberghiero del centro scolastico agroalimentare Raineri - Marcora. Fumi e Cogny saranno quindi i numi tutelari dei futuri chef che l'istituto, diretto dal preside Mauro Sangermani, si appresta a sfornare, grazie a investimenti dell'amministrazione provinciale (300mila euro) e della Fondazione di Piacenza e Vigevano (100mila). «Il nostro obiettivo - spiega il preside Sangermani - è di dedicare ogni cucina, laboratorio, struttura della nostra scuola, ai grandi nomi della gastronomia e ristorazione piacentina. Oggi iniziamo con Fumi e Cogny. Nuove iniziative saranno in programma nei prossimi giorni, per festeggiare degnamente i 50 anni della nostra scuola, nata il primo ottobre del 1958». Ieri si è tenuta l'inaugurazione dei nuovi laboratori e delle nuove cucine della sezione alberghiera dell'istituto. Il presidente della Provincia, Gian Luigi Boiardi, ha ricordato come «l'istituto, al nostro insediamento, contava allora circa 600 studenti. Sono passati quattro anni e molte cose sono cambiate». La popolazione studentesca ha superato quota 1300, e l'amministrazione ha provveduto nel corso degli anni a realizzare interventi per rendere la struttura scolastica il più possibile rispondente alle esigenze di un corso di studi così particolare. «Tutto questo perché crediamo nella nostra agricoltura e nel nostro sistema agro-alimentare» afferma il presidente, accompagnato dagli assessori Mario Spezia, Patrizia Calza, Fernando Tribi. «Perché crediamo che in questo settore possano ancora essere spese le energie e gli entusiasmi oggi dei nostri giovani, perché crediamo che oggi il ruolo dell'Istituzione sia quello di aiutare e favorire lo svilupparsi di un territorio orgoglioso delle proprie tradizioni». Giudizio condiviso anche da Luigi Cavanna, vice presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, che ha finanziato l'attrezzatura delle cucine. «Siamo sensibili - afferma - a iniziative come questa che consentono da un lato di far crescere la cultura della cucina, valorizzando il nostro territorio, e investendo nella formazione di nuovi cuochi che potranno contare su nuove strumentazioni». I neo chef hanno potuto subito mettere alla prova le nuove cucine, allestendo un prelibato banchetto cui hanno preso parte il presidente della Fondazione, Giacomo Marazzi, Giuseppe Parenti, alla guida della Camera di Commercio, e Luigi Bisi, presidente di Coldiretti.
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