Martedì 7 Ottobre 2008 - Libertà
Hospice di Borgonovo, oltre il dolore
In un libro Fausto Fiorentini offre uno spaccato della struttura sanitaria
Non è facile parlare di dolore, soprattutto quando l'argomento viene trattato da chi è stato testimone diretto della sofferenza. Fausto Fiorentini nella sua lunga carriera di insegnante e di giornalista ha sempre saputo cogliere in maniera corretta e puntuale gli aspetti più significativi di quanto di volta in volta andava ad indagare. Anche nel volume "Oltre il dolore, il caso dell'Hospice di Borgonovo" l'indagine è attenta, precisa, a tutto campo, e mette in evidenza la realtà di una struttura in cui malattia, sofferenza, morte si accompagnano a pazienza, ascolto, solidarietà.
Un'analisi approfondita che praticamente si srotola giorno dopo giorno mettendo in evidenza le varie caratteristiche della struttura ma soprattutto le professionalità e le qualità umane di chi in quella struttura lavora.
Nel volume Fiorentini con discrezione ma anche con coraggio si mette direttamente in gioco partendo proprio da una vicenda personale: la malattia della moglie e compagna di una vita.
L'Hospice è una struttura dove si va a morire. Questo il luogo comune diffuso anche tra diversi specialisti della medicina e dei mass media.
Fiorentini ha scoperto il centro di cura di Borgonovo grazie al consiglio di alcuni conoscenti e ha trovato un centro di cura rivolto a malati gravi attraverso l'adozione di criteri innovativi particolarmente attenti alla persona. Si tratta di un settore che merita di essere conosciuto in maniera più approfondita e il suo libro va proprio nella direzione di una conoscenza più corretta e puntuale.
Fiorentini ha vissuto l'Hospice a fondo dall'interno e ha potuto prendere visione di questa realtà sotto l'aspetto medico ed umano assistendo per quasi due mesi, ininterrottamente, la moglie Gabriella che lì si è spenta dopo aver trascorso un periodo straordinariamente sereno.
Nel suo libro Fiorentini mette in evidenza lo straordinario lavoro del personale dell'Hospice.
L'autore ha scoperto giorno dopo giorno che le capacità del personale erano supportate da un progetto che non ha eguali negli altri settori della sanità. Ed è per questo che ha ritenuto di dover "raccontare" al pubblico comune questa realtà chiedendo anche l'aiuto di specialisti, ma tenendo sempre il discorso rigorosamente sul piano della divulgazione senza entrare in approfondimenti biografici.
Il libro quindi, per chiara volontà del suo autore, è da considerare uno strumento di servizio perché anche i non specialisti possano conoscere lo spirito che anima questa "casa per le cure palliative".
In una sorta di scansione temporale che aiuta a comprendere i tempi e i ritmi di chi vive all'interno della struttura Fiorentini, giorno per giorno, guida il lettore avendo come compagni di viaggio di volta in volta medici e operatori sanitari che condividono con i malati l'ultimo cammino terreno.
Particolarmente significative le immagini fotografiche di Davide Rovani che permettono di cogliere anche sentimenti e sensazioni, come uno sguardo dalla finestra... in realtà nessuna voglia di vedere; lo sguardo si perde nel vuoto mentre il pensiero va libero nell'immensità.
"Quando la persona cara dorme - scrive Fiorentini commentando un dipinto di Lalla Romano inserito nel suo libro - spesso lo sguardo va alla finestra, ma non per guardare quanto accade nella via sottostante, ma per lasciare che l'occhio spazi verso l'orizzonte".
Sulla copertina del volume campeggia il logo dell'Hospice ideato dal pittore Franco Corradini: raffigura due mani che incontrandosi formano una casa al cui interno i tre colori base (rosso, blu e giallo) indicano come dalla loro unione possano derivare tutte le altre realtà.
La presentazione del volume è in programma per giovedì 9 ottobre alle ore 17,30 all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano in via Sant'Eufemia 13.
CARLO FRANCOU