Giovedì 2 Ottobre 2008 - Libertà
«Qui con la forza della nostra tradizione»
La direttrice Judith Jamison: «Con Bigonzetti in cantiere una "Festa barocca"
Con la conferenza stampa tenutasi ieri pomeriggio nel Ridotto del Municipale ha avuto ufficialmente inizio la residenza piacentina dell'Alvin Ailey American Dance Theater, la grande compagnia di danza americana fondata dal coreografo Alvin Ailey nel 1958, ed ora guidata dalla ex danzatrice e coreografa Judith Jamison.
L'incontro, introdotto dal presidente della Fondazione Toscanini Maurizio Roi, ha visto protagonista la Jamison, la quale con grande passione ha raccontato il percorso artistico di questo gruppo fantastico di danzatori, che negli anni hanno saputo affermarsi in tutto il mondo, evolversi, rinnovarsi, ampliarsi, seguendo sempre le linee guida tracciate dal loro fondatore.
«Quello che desidero - ha spiegato la Jamison - è che il pubblico colga, attraverso la nostra danza, la vera intenzione che animava Ailey, il quale ha sempre messo in primo piano il suo interesse per le persone e per la condizione umana in genere. Il suo desiderio di commuovere e di entrare in contatto diretto col pubblico, è ancora oggi, un nostro obiettivo fondamentale, e speriamo di raggiungerlo attraverso gli spettacoli che proporremo qui a Piacenza, per ricambiare la generosa ospitalità che ci è stata dimostrata». E' stato quindi evidenziato l'importante ruolo svolto da questo «rivoluzionario della danza moderna», il quale partendo da una piccola cittadina del Texas, ebbe l'idea di fondare una compagnia composta esclusivamente da danzatori neri, riprendendo la cultura afroamericana, per portare innovazione e arricchimento nella danza. La sua filosofia viene messa quindi al primo posto nella gestione di questa compagnia, divenuta oggi un punto di riferimento in America e nel mondo come ambasciatrice di cultura.
La conferenza è stata poi impreziosita dalla presenza del coreografo Mauro Bigonzetti, il quale è reduce da una recente collaborazione con la compagnia per la quale ha creato lo spettacolo Festa barocca, proprio in occasione del cinquantesimo anniversario della fondazione, che verrà presentato il 12 dicembre al New York City Center. Il coreografo è rimasto folgorato dalla qualità della danza e dall'energia vitale del gruppo, che gli ha ricordato il barocco, come simbolo di bellezza eleganza e fasto.
«La forza della compagnia - ha aggiunto la Jamison - è sapersi aprire a nuove esperienze artistiche lavorando con coreografi diversi e sperimentando nuovi stili. A Piacenza vogliamo offrire la nostra tradizione, la nostra musica, le danza e il nostro sguardo verso il futuro».
a.bell.