Giovedì 11 Settembre 2008 - Libertà
L'hospice diventa una casa-famiglia
Bando ok: su 30 anni di gestione 29milioni di fondi
L'hospice territoriale di Piacenza non assomiglierà ad un ospedale sostitutivo per malati gravi, ma ad una casa-famiglia dove trascorrere con i propri cari momenti difficili e tuttavia superabili nella condivisione. Ci sarà posto per zone di lettura, per il conforto religioso, dovrà essere contemplata persino la possibilità di consentire ai parenti di trascorrere lì ore non di sola assistenza, per esempio con allacciamenti di computer grazie ai quali lavorare o con aree dedicate dove poter accudire bimbi piccoli. Una casa di vita, non di abbandono o di separatezza dal mondo.
L'hospice sarà affidato per 30 anni, può contare su un volume di introiti di 29 milioni di euro, tanto l'Ausl versa in convenzione per 15 posti (a 192euro giornalieri).
Il bando per la realizzazione e gestione dell'hospice di Piacenza presenta aspetti sorprendenti, ed è stato illustrato ieri dal sindaco Roberto Reggi e dal manager dell'Ausl Andrea Bianchi. Erano presenti numerosi esponenti delle forze sociali piacentine che lo hanno voluto: Caritas, Provincia, Legacoop, Lega per la Lotta contro i Tumori, Fondazione, Casa di Riposo Vittorio Emanuele, Amop, Svep, Coop sociale Aurora, Cisl, Collegio Infermieri, Ipasvi, Unicoop e Copra.
Dopo un lungo percorso iniziato più di due anni fa, questo progetto - diventato il primo di Vision 2020 - finalmente è a una svolta. Si cerca un gestore capace (con precedenti esperienze) che sarà sottoposto per tutti gli anni dell'affidamento ad un'attentissima verifica dell'associazione "Insieme per l'hospice". La struttura disponibile potrà essere già esistente o da costruire. E quindi è ipotizzabile che per aggiudicarsi il bando si uniscano un gestore e chi abbia a disposizione un edificio.
Il bando punta più sulla qualità (65 punti) che sulla economicità (35 punti). Vince chi riuscirà a contenere sì i costi - vale a dire la differenza tra quanto dato dall'Ausl e quanto effettivamente costerà l'accoglienza - ma soprattutto il progetto più umanamente ricco e qualitativamente alto.
«E' un hospice che fa notizia» dice il sindaco Reggi, orgoglioso. E anche Bianchi palude ad un capitolato che mette al centro la dignità del malato e che rende la comunità piacentina garante del progetto. Perché la convenzione con l'Ausl sarà sempre in capo all'Associazione "Insieme per l'hospice", presieduta dal sindaco e il sodalizio si preoccuperà anche di coprire lo sbilancio annuale della gestione, da mettere in conto, e avrà il potere di revocare il rapporto se la struttura non sarà adeguata.
E del resto, nei primi sei mesi l'Ausl stessa terrà strettamente monitorato il funzionamento di questo centro. Le caratteristiche dell'opera fanno pensare che il mondo cooperativo ma anche l'Opera Pia Alberoni che per primi si erano mossi, potrebbero concorrere - insieme? - all'impresa.
pat.sof.