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Sabato 23 Agosto 2008 - Libertà

Un percorso di memoria ebraica

Prosegue la campagna di recupero promossa da Comune, istituto Tramello e Italia Nostra
Apertura straordinaria il prossimo 7 settembre per il cimitero israelitico

Anche il luogo di sepoltura parla di una cultura. Per questo la Giornata europea della Cultura ebraica, il prossimo 7 settembre, a Fiorenzuola la si vivrà al cimitero ebraico. Un luogo sacro che sarà possibile visitare eccezionalmente domenica 7 settembre, a ingresso libero e con visite guidate, dalle 10 alle 12 e dalle 15,30 alle 18,30. Trentanove sono per la precisione le pietre tombali di questo cimitero che negli ultimi anni è diventato luogo del recupero della memoria, grazie alle giornate di apertura ma anche all'intensa campagna di restauro promossa dal Comune di Fiorenzuola, dall'istituto per geometri Tramello di Piacenza, da Italia Nostra con l'aiuto della Fondazione di Piacenza e Vigevano, e da quest'anno persino di volontari e privati benefattori.
«Il restauro del cimitero è diventato sistematico e continuativo - ha sottolineato l'assessore alla cultura Nicoletta Barbieri -. E' un segno importante di come si voglia preservare una memoria, anche per tutelare la cultura di un popolo e la sua stessa esistenza, laddove un popolo come quello ebraico ha subito lo sterminio nel corso del Novecento. E oggi - ha concluso la Barbieri - sono tanti i popoli di cui vengono violati i diritti». «Questa sensibilità ai diritti - ha aggiunto l'ingegner Giuseppe Pighi, professore dell'istituto scolastico Tramello - abbiamo cercato di trasmetterla agli studenti della quarta superiore, coinvolti di anno in anno nel progetto. Non solo quindi competenze pratiche sulle tecniche di rilievo e di restauro, ma anche conoscenze storiche e culturali, attenzione al patrimonio e ai valori». A guidare in questo percorso gli studenti, è stato Alfonso Setti, restauratore, socio da anni di Italia Nostra e appassionato di storia (in particolare della cultura ebraica), che ieri in conferenza stampa ha sottolineato l'importanza della comunità ebraica a Fiorenzuola: «Basti pensare che in un documento risalente al periodo napoleonico, si parla di cinque scuole rabbiniche in tutta Italia, e tra queste figura Fiorenzuola, accanto a Firenze, Roma, Livorno e Torino». «Le tombe recuperate nell'ultima campagna - ha spiegato Setti - sono quelle di Abramo Fontanella, finanziata dall'istituto geometri Tramello, e di Pellegrino Ottolenghi, finanziata dalla locale sezione di Italia Nostra». La tomba del Fontanella (scomparso nel 1900) era stata ridotta in pezzi, dal tempo, dalle intemperie, ma anche da atti vandalici che si erano consumati nel cimitero ebraico negli anni Ottanta. Si è già individuata la prossima tomba da recuperare: si tratta di quella di Vittorio Raffaello Diaz, morto a fine Ottocento, l'unica tomba in cotto del cimitero ebraico.

Donata Meneghelli

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