Lunedì 4 Agosto 2008 - Libertà
Da Mozart a Gershwin, la magia della grande musica
Concerto (con premiazione) degli allievi del Valtidone Summer Camp. Krylov chiude alla grande
Agazzano - Il pubblico chiede sempre più spesso di rilassarsi e divertirsi ma non dimentichiamo che lo spettacolo presuppone comunque professionalità. E il Valtidone Festival ha con intelligenza coniugato intrattenimento, impegno culturale ed abilità tecnica come dimostrato dal Valtidone Summer Camp, corsi di perfezionamento riservati ad allievi particolarmente motivati in gran parte stranieri e tenuti nelle varie discipline da espertissimi docenti.
L'altra sera ad Agazzano, nel loggiato retrostante la sede comunale circondato da frondose piante, si è svolto il penultimo "Concerto dei partecipanti al Val Tidone Summer Camp", occasione anche per premiare gli allievi più meritevoli. Introduzione di Livio Bollani, direttore artistico della rassegna, che ha sottolineato come «il Summer Camp sia una delle tre componenti della rassegna oltre a Festival e Concorsi internazionali. Il progetto musica della Valtidone ha da poco acquisito carattere stabile con la Fondazione Valtidone Musica. Il Festival ha registrato una crescita oltre le logiche locali. Ringraziamo fra i tanti sponsor Engineering 2K S.p.A. di proprietà del signor Bertola, residente ad Agazzano ma originario di Pecorara, che non dimentica le sue origini».
Prima dell'esibizione dei brillanti allievi alcune autorità - Pietro Franzini, vicesindaco di Agazzano; Antonino Buccheri, assessore comunale sempre ad Agazzano; Sabrina Gallinari, sindaco di Sarmato - ed alcuni docenti - Maurizio Carnelli, Graziano Dellacasa, Ratko Delorko, Ayami Ikeba, Sergej Krylov e Mario Patuzzi - hanno consegnato i numerosi diplomi riconoscendo così lo sforzo degli allievi in questi mesi.
I giovani ma promettenti musicisti, seguendo fedelmente il programma della serata, hanno poi ripreso arie soprattutto di Mozart ma pure di Franck, Liszt, Brahms, Tchaikovsky, Wieniawski, Sor, Gershwin e De Sarasate a riprova di internazionalità e magia della grande musica, non solo classica.
Infine Krylov, moscovita, figlio di musicisti, tra i violinisti più sensibili e preparati della sua generazione, da anni richiestissimo in prestigiosi contesti non solo per l'abilità solistica ma anche per collaborazioni con maestri di indiscusso valore, ha proposto la Sonata n. 2 per violino solo di Eugene Ysaye (1858-1931), famoso compositore e violinista belga. Esecuzione impeccabile, passaggi da autentico virtuoso, consapevolezza non solo di possedere un enorme talento ma anche di essere in grado di comunicarlo con estrema facilità, con l'umiltà tipica dei migliori interpreti che sanno rimettersi in gioco e dialogare davanti a qualsiasi pubblico.
Fabio Bianchi