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Lunedì 21 Luglio 2008 - Libertà

Niculescu e i giganti del jazz

Valtidone: ovazioni a Pianello per il violinista e il suo trio

Pianello - I grandi musicisti suonano non solo negli stadi o nei luoghi deputati ma anche per strada, spesso improvvisando, rinverdendo così nobili tradizioni di artisti girovaghi portatori di libertà e fantasia.
E l'altra sera il Valtidone Festival ha come sempre centrato l'obiettivo: a Pianello Valtidone, nella scenografica piazza Umberto I, si sono esibiti due big, il chitarrista Christian Escoudè e il violinista Florin Niculescu accompagnati da Samuel Hubert al contrabbasso.
Onori di casa affidati al primo cittadino, Franco Carlappi, che ha ricordato «l'importanza della Fondazione musica della Valtidone per la stabilità istituzionale anche nei prossimi anni».
Il direttore artistico Livio Bollani ha invece sottolineato «come questa rassegna itinerante sia la più importante della provincia. A Pianello, sul piano dell'organizzazione, c'è una squadra vincente. Il Comune ha fatto tanto anche perché il Festival è nato qui».
Escoudè, origini tzigane, dopo anni di gavetta ha trovato fra '70-'80 consacrazione internazionale nel Trio Gitan con Boulou Ferrè e Babik Reinhardt, poi nel Nouveau Trio Gitan i cui successi sono stati raccolti in tre storici cd (Live in Marciac, Swing bohemien, Le nouveau trio gitan). Niculescu, gitano rumeno naturalizzato francese, dopo studi classici ha fondato il New Quintette de Hot Club memore del ben più famoso Quintette e dopo indimenticabili esecuzioni di jazz zingaresco è considerato l'erede del grande Stephane Grappelli (1908-97) come testimoniano cd di successo (Gipsy ballads e Djangophonie).
Il trio ha proposto motivi di un gigante del jazz del '900, il mitico Django Reinhardt (1910-53), chitarrista gitano in grado in una breve ma travolgente cavalcata di rivoluzionare il jazz europeo fondendo tradizione manouche e swing americano anticipando il magico be bop. E via via ha eseguito suoi famosi pezzi - Swing 39, Swing 42, Belleville, Sweet chorus, Nuage, Coquette e Place de Brouckere - inframmezzati da omaggi sia a Cole Porter (Just one of those things) che a Luis Bonfa (Manha de carnaval) e come bis un romantico blues.
Per entrambi tecnica impeccabile, notevole capacità espressiva, attenzione alla melodia, sfoggio di verve e creatività in alcuni pregevoli assoli perché a turno hanno, abilmente, strutturato accordi ritmici e controcanti in piena sintonia anche con l'altrettanto bravo Hubert. Inoltre amplificazione minima e limitati effetti elettronici hanno esaltato sonorità prettamente acustiche in un delicato effetto delay. Ottimo concerto, dunque, nella musica non sempre bisogna inventare o trasgredire, spesso bastano raffinate reinterpretazioni di standard per ottenere elevata qualità dove lo scarto rispetto alla norma garantisce convinzione, ispirazione, cioè vera arte.
Prossimo appuntamento con il Festival il 1° agosto a Pecorara con il fisarmonicista Peppino Principe e per gli "Eventi collaterali" non dimentichiamo, il 26 luglio a Pianello, il concerto dei partecipanti al Valtidone Summer Camp, special guest Elena Cecconi (flauto) e Siro Saracino (pianoforte).

Fabio Bianchi

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