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Sabato 5 Luglio 2008 - Libertà

Valtidone festival - Stasera in concerto a Calendasco anche il Rocco Di Maiolo Quartet

La tradizione celtica sbarca sul Po
Land O' Smiles: «Il nostro riferimento sono le band anni '60 - '70»

Calendasco - Doppio appuntamento questa sera in piazza del Municipio a Calendasco (nel Salone del castello in caso di maltempo) per il Valtidone Festival (ingresso libero). Alle 21.15 salirà sul palco il quartetto del saxofonista campano Rocco Di Maiolo, vincitore dell'ultima edizione del concorso "Chicco Bettinardi", organizzato dal Piacenza Jazz Club. Seguirà poi la musica irlandese dei piacentini Land O' Smiles, che si sono aggiudicati nel 2007 il premio speciale per la musica popolare "Tidone Folk", nell'ambito dei concorsi internazionali di musica della Valtidone.
Con Di Maiolo, diplomato in saxofono e in jazz al Conservatorio "San Pietro a Majella" di Napoli, il concerto si inoltrerà tra improvvisazioni e rivisitazioni in chiave jazz dei ritmi e delle melodie del Mediterraneo, dal quale salpare per far rotta, nella seconda sessione della serata, verso l'isola di smeraldo che tanto ha affascinato il gruppo piacentino.
I Land O' Smiles, formati da: Enrico Barbieri al flauto irlandese; Gian Andrea Guerra al violino; Fabio Crespiatico al contrabbasso; Antonio Amodeo alla chitarra e al bouzouki; Francesca Guerra alla voce e alla chitarra; Domenica Cifariello alla voce e all'arpa; Iann Marr al flauto irlandese, alla cornamusa e alle percussioni; Ermanno Facchi al bodhrán, presenteranno il loro nuovo progetto Tell me Anna Liffey, Spirit of water, Spirit of place, dai versi di una poesia della poetessa dublinese Eavan Boland.
Anna Liffey è il fiume che attraversa Dublino, dai notevoli trascorsi letterari. Questa anteprima non sarà l'unica novità con cui la band accoglierà il pubblico a Calendasco. «Per la prima volta - spiega Amodeo - suoneremo in otto. Di solito siamo in quattro, massimo in sette». Musicisti con alle spalle esperienze lontane che hanno trovato un fertile terreno d'incontro nella tradizione celtica. «I due fondatori, Enrico Barbieri e Gian Andrea Guerra, cercavano uno spazio di ricerca musicale nel quale potessero convivere anime diverse e percorsi di formazione diversi». Dal duo iniziale si è passati a un quartetto, composto da un flautista autodidatta «come del resto - osserva Amodeo - lo erano i protagonisti del folk irlandese», un violinista diplomato al conservatorio, un percussionista espertissimo in musica etnica. «Io avevo studiato chitarra classica al conservatorio, ma mi dedicavo anche al rock», ricorda Amodeo, evidenziando la straordinaria capacità della musica celtica di accogliere stimoli e suggestioni alquanto dissimili.
«La nostra non è mai una riproduzione filologica, ma una reinterpretazione dei brani». Che arriva però dopo ascolti meticolosi. «Siamo andati anche in Irlanda e nel gruppo c'è uno zoccolo duro di appassionati con una forte conoscenza di tutto ciò che è irlandese. Il nostro punto di riferimento sono le band tradizionali degli anni '60- '70». Il programma di questa sera prevede l'alternarsi di canzoni e di pezzi strumentali, al ritmo di popolari jigs e reels.
Il Valtidone Festival, diretto da Livio Bollani, è promosso dalla Fondazione Valtidone Musica (della quale fa parte anche il Comune di Calendasco), con il patrocinio della Regione Emilia Romagna e del ministero per i beni culturali.

Anna Anselmi

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