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Domenica 20 Luglio 2008 - Libertà

Elisabetta Casella: all'essenza della pittura

«Adesso il disegno è tornato anche nei miei lavori»

Elisabetta Casella è tra i dodici pittori che figureranno (uno per ogni mese) nel calendario 2009 che la Fondazione di Piacenza e Vigevano ha deciso di dedicare all'Unicef come partecipazione alla celebrazione del trentennale di costituzione del locale Comitato Provinciale. Saranno, appunto, "i mesi del cuore". In autunno, poi, i dipinti presentati settimanalmente da Libertà verranno battuti nel corso di un'asta benefica nello spazio "Rotative".

di CARLO FRANCOU
«Nel corso degli anni ho continuato ad approfondire il disegno, adesso è tornato anche nei miei lavori» spiegava recentemente Elisabetta Casella davanti a un suo lavoro sul quale campeggiava un grande cuore appena accennato.
Per questa giovane pittrice quella di inserire delle cifre figurative nei suoi dipinti non è stata una scelta voluta ma la naturale evoluzione del suo percorso artistico avviato con una sorta di informale al quale non erano estranee le conoscenze e competenze nel campo del restauro.
Da alcuni anni a questa parte nei suoi lavori si sono materializzate delle presenze in più. Figure cariche di femminilità, particolari molto interpretati, tracce che vogliono e possono anche essere "altro" e che quindi travalicano il discorso di una figurazione in senso stretto. La linearità di un arto che diventa segno, accenni di corpi che sfumano verso altre presenze e i cuori. E' proprio con essi che l'artista si è aperta all'immagine. «Si tratta di una figura molto armonica anche se in certi lavori i cuori diventano duri, allungati, verticali, scuri...» spiega Elisabetta.
La sua è una pittura che sa andare all'essenza. E' istintiva, riesce a sorprendere con quell'accento di segno che muove le masse della composizione. L'artista non si concedo pause di riflessione; gioca sull'immediatezza, sul gesto pittorico, sul desiderio di vedere subito, quasi di toccare, ciò che andrà a compiere la sua cifra artistica. «Quando inizio un quadro ho già tutto in testa e mi vorrei concedere pochissimo tempo materiale per terminarlo»: volitiva, determinata, in tutti i suoi lavori Elisabetta Casella cura una resa compositiva che non lascia spazio al caso. Anche l'inserimento di numerose stesure di colore e sovrapposizioni la aiutano nella definizione del dipinto.
"I suoi quadri emozionano, avvolgono, catturano l'emozione fluttuante della fantasia e dell'immaginazione. Le grandi monocromie del colore della carne, gli azzurri limpidi dell'acqua, i grigi e i bianchi stesi in campiture di colore chiaro e struggente, una volta tormentati da un lavorio sommesso di segni, ora sono ambienti che possono accogliere sagome di figure che escono finalmente dal non detto per mostrarsi pacatamente sulla tela" ha scritto Simona Vigo sul lavoro della Casella nel catalogo di una importante personale del 2006 da Agorarte a Milano.
E' la scelta di una pittura in cui il sentimento diventa presenza costante, una presenza evidente proprio nel pulsare di un cuore, simbolo di vita ma soprattutto simbolo di quella solidarietà che sta alla base dell'iniziativa dedicata all'Unicef.

CARLO FRANCOU

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