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Mercoledì 23 Luglio 2008 - Libertą

Gli orfani di Zenica tornano a casa

Distacco tra abbracci e pianti per gli ospiti della colonia parrocchiale

Quando Mohamed vede la foto di Berlusconi su un giornale italiano, gli si spiega che quello č il nostro presidente del Consiglio, ma lui guarda l'interlocutore con uno sguardo interrogativo. Poi dice, in italiano (lo sta imparando molto velocemente): «Io in Bosnia ho tre presidenti». Mohamed č uno dei ragazzi dell'orfanotrofio di Zenica, cittadina di Bosnia gemellata con Fiorenzuola, ospitati fino a ieri alla colonia parrocchiale di Marina di Massa.
La parrocchia di Fiorenzuola ha messo a disposizione anche quest'anno la struttura per un gruppo di bambini dell'orfanotrofio "Dom Porodica" di Zenica, su invito dell'associazione umanitaria "Fiorenzuola oltre i confini". Il soggiorno di una ventina di bimbi e ragazzi, č stato reso possibile dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, che anche quest'anno ha finanziato il viaggio e la permanenza di due settimane in Italia, conclusasi ieri. Abbracci e pianti per il distacco, ieri, tra gli orfani di Zenica, Luigi Danesi, presidente di "Fiorenzuola oltre i confini, e Franco Meneghelli", direttore della colonia. Ci si rivedrą presto, a Zenica prima, e poi in Italia. Continui sono i viaggi in Bosnia di Danesi. A tredici anni dalla fine della guerra, c'č da lavorare. La sua memoria, le sue conseguenze, non spariscono da un giorno all'altro. Lo dimostrano le reazioni che si sono scatenate ieri alla notizia della cattura del leader croato Karadzic, uno dei boia della guerra di Bosnia, insieme al serbo Milosevic. Condannato per crimini contro l'umanitą, viveva da 13 anni in clandestinitą.
Tredici anni, 15, 16: č l'etą anche dei ragazzi dell'orfanotrofio ospiti a Marina. Sono i figli della guerra, gli orfani delle famiglie musulmane bosniache trucidate durante il conflitto, i frutti degli stupri alle donne bosniache. Nei difficili equilibri che si cercarono a Dayton, agli accordi di pace del '95, si decise che la Bosnia sarebbe stata divisa in tre entitą: la repubblica serba di Bosnia, e la federazione a sua volta composta da bosniaci musulmani e croati. L'orfanotrofio di Zenica č una delle realtą che opera per l'integrazione: ospita 100 bambini, guidati da 60, tra educatori e pedagoghi. Il direttore della struttura Dilbert Nurkic in questi giorni č stato a Fiorenzuola e ha incontrato il sindaco Giovanni Compiani (che l'anno prossimo vorrebbe ricambiare la visita a Zenica) e il parroco don Gianni Vincini. Agli incontri anche il presidente dell'associazione piacentina "Bosnia Erzegovina oltre confini", Medega Hodzic. Sua moglie Mershia (Mary) era in colonia invece come interprete, insieme alle sue due bellissime bambine.

(dm)

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