Giovedì 3 Luglio 2008 - Libertà
Agraria di Piacenza, "scudetto" bis
Confermato il primato tra le facoltà d'Italia in base ai dati Censis
Prima d'Italia. E per il secondo anno consecutivo. Questo il risultato che ha rilevato la prestigiosa statistica del Censis - commissionata da quotidiano la Repubblica - che prende in esame vari parametri e attribuisce un punteggio: i risultati hanno messo in luce il nuovo primato della Facoltà di Agraria della Cattolica di Piacenza, che ha confermato di essere la migliore tra le facoltà di Agraria italiane.
La Facoltà piacentina ha conquistato 110 punti su 110 per didattica e relazioni internazionali: ma i valori sono risultati di primario livello anche per gli altri parametri.
"Gli indicatori presi in esame - ha spiegato il direttore di sede, Libero Ranelli, ieri nel corso della conferenza stampa in cui sono stati presentati questi prestigiosi risultati - hanno riguardato produttività (assicurare un percorso regolare del ciclo di studi), didattica (garantire un rapporto equilibrato tra docenti e studenti e offrire un'adeguata offerta formativa nonché strutture adeguate), ricerca (valutare la capacità dei docenti di progettare la ricerca e stabilire la possibilità per gli studenti di rapportarsi a questi professori), rapporti internazionali (stabilire il grado di apertura delle facoltà alle esperienze internazionali). Complessivamente il polo universitario della Facoltà di Agraria di Piacenza e Cremona ha meritato un lusinghiero 105,75/110, posizionandosi al primo posto della classifica".
Continua dunque la tradizione di eccellenza della nostra Facoltà di Agraria, nata nel 1952 dall'allora avveniristico progetto di Padre Agostino Gemelli (fondatore dell'Università Cattolica, primo storico Rettore dell'Ateneo, che i laureati più anziani di Piacenza ancora ricordano), che comprese come il nostro territorio avrebbe potuto accogliere e valorizzare un centro di studi e di ricerca sul sistema agricolo. Oggi a Piacenza sono attivi i corsi di laurea di primo livello in Scienze e tecnologie agrarie, Scienze e tecnologie alimentari e Viticoltura ed Enologia, oltre alle lauree specialistiche in Economia del sistema agro-alimentare; Qualità e sicurezza alimentare; Difesa delle colture per una produzione ecocompatibile e Produzioni animali.
Nota in tutto il mondo per la qualità della ricerca che viene sviluppata e per la fama dei docenti che vi lavorano; la facoltà piacentina offre molte possibilità agli studenti, così come favorisce da sempre l'inserimento dei laureati nel mondo del lavoro.
Punto di forza indiscusso da sempre la forte ricaduta del lavoro di ricerca sulla didattica, che consente ai giovani di acquisire conoscenze scientifiche innovative, ma soprattutto un rigoroso sistema di lavoro da spendere poi in qualunque professione.
"Al di là degli strumenti come stages e tirocini previsti nel curriculum - ha chiarito il preside della facoltà prof. Gianfranco Piva - il forte radicamento nel mondo produttivo che ci caratterizza consente un migliore e più veloce inserimento dei nostri laureati nel mondo del lavoro. Certamente un requisito fondamentale è che i giovani siano disposti a spostare la propria residenza anche all'estero".
E i laureati della facoltà in oltre 50 anni hanno saputo farsi onore ricoprendo ruoli importanti a livello nazionale e internazionale: "tanto più oggi - ha continuato Piva - che il problema alimentare è ritornato attuale (al punto che il prestigioso periodico Enomist ha dedicato addirittura una copertina a questo tema); una Facoltà come la nostra diviene oggetto di rinnovata attenzione"
E in questo senso va rammentato anche l'ultimo percorso formativo nato in seno alla sede di Piacenza: la Scuola di Dottorato Agrisystem, "un percorso formativo - ha sintetizzato il Preside - di tre anni, multi-disciplinare e trasversale alle facoltà di Agraria, Economia e Giurisprudenza. Un'esperienza al suo terzo anno di vita che, sostenuta dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, nasce per formare figure professionali in grado di coniugare gli aspetti tecnici, economici e normativi dell'articolato sistema agro-alimentare".
Claudia Molinari