Martedì 24 Giugno 2008 - Libertà
Emergency vola sulle ali del Farnese
Nel cortile del palazzo tra i 220 ospiti anche Massimo Moratti
C'erano talmente tante rondini a ricamare il cielo sopra il Farnese quando la festa-evento per Emergency ha toccato il suo clou, che neppure quel fiore d'acciaio che è Teresa Sarti Strada, intenta al microfono davanti ad un'affollata platea, si è lasciata sfuggire quel piccolo miracolo. «A Milano non succede, qui è bellissimo», dice la presidente di Emergency scrutando con il naso all'insù.
Al suo fianco ci sono il marito Gino, fondatore dell'associazione che nonostante i suoi 14 anni ha già maturato la forza di cento turbine, il cardiochirurgo Lucio Parenzan, luminare della cardiochirurgia pediatrica in Italia e amico di Emergency, c'è Stefania Calza, medico di Piacenza più volte all'estero nello staff medico internazionale. In piedi, in platea, altri medici di Emergency, come Romeo Frassani, e l'artista-coordinatore del progetto, Roberto Tonelli coi suoi volontari. Il progetto era semplice, nella sua enormità: raccogliere in beneficenza il necessario per un mese di attività di sala operatoria nel Centro cardiochirurgico di Khartoum, in Sudan. Obiettivo trasparente quanto, agli inizi, spiazzante. Mica facile, l'impresa, che veleggia attorno ai 50mila euro.
Qualcuno si è dovuto ricredere. «Pensavamo di avere dalla nostra la gente, i privati. Invece abbiamo scoperto che, oltre a tanti privati, c'è tutto un territorio, con associazioni, istituzioni, una coscienza collettiva, diciamo pure, sulle tematiche di Emergency», la riflessione di Tonelli, mentre sul palco, dopo gli interventi di Teresa e Gino Sarti e di Lucio Parenzan, cantano e ballano i ragazzi e le ragazze senegalesi di Piacenza. Un colpo d'occhio inebriante, Piacenza e l'Africa mai state così vicine, e davvero il nome del Centro di Emergency, "Salam", che vuol dire "pace" sembra non più soltanto una parola o un'utopia.
Palazzo Farnese, il suo plurisecolare cortile, il suo fascino austero e impeccabile, ha riunito ieri un evento senza molti altri precedenti, altrove.
Una cordata di solidarietà - questa volta il termine è centrato - che ha messo fianco a fianco un elenco sterminato di realtà, di istituzioni, di privati, dagli studenti del Gioia - un gruppetto si è caricato sulle spalle tavoli e sedie - alle signore dell'associazione Le mani delle donne.
Il clou della manifestazione, apertasi con le degustazioni di vini piacentini (10 euro di contributo, in dono il calice) è iniziato poco dopo le 20,30 con il convivio che ha messo a sedere 220 ospiti (il contributo a testa era di 100 euro). Tra i volti noti anche Massimo Moratti, presidente dell'Inter, il quale, a proposito di calciomercato, ha detto che il colpo del Centenario è il tecnico Mourinho. «Abbiamo dovuto dire no a tante richieste, altro dato che ci ha spiazzato. A chi è rimasto fuori, abbiamo detto: va bene, il posto non c'è più, ma un piccolo contributo si può darlo comunque», ancora Tonelli, sorridente.
Tavoli rotondi, tovaglie damascate color avorio, poltroncine "vestite" e bouquet di rose rosse come razzi purpurei al centro di ogni desco. Sono arrivati gli ospiti, tanti volti noti, delle istituzioni, dell'industria, dell'associazionismo. Ma anche tanti volti anonimi, di piacentini e piacentine che hanno voluto esserci. E' stato durante il banchetto che anche le istituzioni hanno portato i loro saluti, ed il loro sostegno. Lo hanno fatto l'assessore Giovanna Palladini (Comune) e il collega Fernando Tribi (Provincia), e così pure il presidente della Fondazione di Piacenza e di Vigevano Giacomo Marazzi. Mentre le rondini continuavano a volare.
Simona Segalini