Lunedì 23 Giugno 2008 - Libertà
Il dibattito Dedicare uno spazio permanente di Palazzo Farnese al grande stilista piacentino, magari legando l'evento a Expo 2015
Piacenza - Come valorizzare Piacenza in vista di Milano Expo 2015? Sarà questa una delle domande che accompagneranno nei prossimi mesi il dibattito politico ed economico locale, a cui per il momento sono state date solo risposte "tradizionali": sviluppo delle infrastrutture e della ricettività, promozione dell'eccellenze enogastronomiche, pubblicizzazione delle bellezze del territorio.
L'imprenditore Stefano Balordi ne ha una molto più semplice, fatta di due sole parole: Giorgio Armani. L'idea, lanciata dalle colonne di Libertà, prevede la creazione in un'ala del museo di Palazzo Farnese di una mostra permanente delle opere dello stilista piacentino, vera e propria "star" a livello mondiale. Una proposta che piace molto alle istituzioni, che però commentano con una doverosa premessa: sono già stati fatti innumerevoli tentativi per coinvolgere "Re Giorgio" nella vita piacentina, ma si sono per ora rivelati tutti infruttuosi.
"Gli obiettivi della mia idea - spiega Balordi - sono di due tipi: innanzitutto onorare Armani, che da anni porta in giro per il mondo con un successo straordinario anche il nome della nostra città. Il 3 luglio all'Eliseo di Parigi il presidente francese Nicolas Sarkozy in persona gli conferirà la Legione d'Onore, la massima onorificenza della Repubblica francese all'Eliseo, al termine dei tre giorni di alta moda parigina e dopo la cerimonia lo stilista sarà festeggiato con una cena di gala. A mio avviso - aggiunge - è inconcepibile che a Piacenza non ci sia alcuna traccia del fatto che è nato e cresciuto qui". C'è poi la questione più strettamente promozionale: "Il Comune, la Provincia, la Fondazione, le banche e tutto il sistema produttivo - afferma ancora Balordi - dovrebbero unire le forze e andare da Armani con un progetto di altissimo livello: si tolga qualche carrozza dalle sale di Palazzo Farnese e le si metta a disposizione dello stilista, dicendogli di realizzare quello che più gli aggrada. Una mostra permanente dei suoi modelli attirerebbe visitatori da tutto il mondo, l'Expo 2015 potrebbe essere la cassa di risonanza giusta per dare a Piacenza quella dimensione internazionale che purtroppo oggi non ha".
La proposta non può che trovare d'accordo le istituzioni locali, che a dire il vero hanno già più volte tentato di "riportare" Armani nella sua terra di origine. "L'idea di una mostra permanente - commenta il sindaco Roberto Reggi - è senza dubbio molto positiva ed ha gli stessi scopi di molte altre simili che abbiamo provato a sottoporre allo stilista, utilizzando anche i canali ufficiali in tandem con la Provincia. Io ho già chiesto più volte di parlargli, ma per i suoi innumerevoli impegni non è mai stato possibile: siamo dispostissimi a fare un altro tentativo, con la consapevolezza però che l'impresa è tutt'altro che semplice".
Sulla stessa linea l'assessore provinciale a Turismo Mario Magnelli: "Ci hanno provato in molti a trovare la collaborazione di Armani anche solo per un singolo evento, anch'io me ne sono interessato provando a utilizzare anche percorsi informali, ma non c'è stato niente da fare. E' ovvio che da un personaggio di livello mondiale come lui bisogna andare con progetti di altissimo livello, noi li avremmo anche ma per ora non è stato neppure possibile iniziare alcun ragionamento". Ben sapendo che i riflessi positivi sarebbero enormi. "Qualunque ipotesi che potesse vederlo coinvolto a Piacenza - prosegue Magnelli - rappresenterebbe un valore aggiunto unico il territorio, la manna dal cielo per il nostro turismo: Armani è un testimonial planetario, il problema è come fare, visto che ormai le abbiamo provate tutte: ogni idea può essere buona, se c'è qualcuno che è in grado di raggiungerlo, ben venga. Ma non pensiamo che basti dire "siamo di Piacenza" per smuoverlo dai suoi tantissimi impegni".
Anche il presidente di Confindustria Sergio Giglio si dice pronto a mettere in campo le forze dell'associazione: "La proposta di una mostra è molto intelligente, sarebbe un onore per la città e una promozione incredibile per tutta la provincia: è un progetto vincente, su cui bisognerà ragionare e puntare fortemente. Arriverebbero signore, ma anche uomini, da tutto il mondo per vedere le sue creazioni".
Michele Rancati