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Venerdì 6 Giugno 2008 - Libertà

In rete struttura di Borgonovo con quella di Piacenza

Hospice

Una rete dovrà collegare l'attuale Hospice di Borgonovo Val Tidone e il futuro Hospice piacentino. Questo è stato il concetto rimarcato da entrambi i sindaci Roberto Reggi e Domenico Francesconi, nel corso della serata "Non solo Hospice", tenutasi mercoledì sera nell'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
L'iniziativa promossa dal Comune di Piacenza, dall'amministrazione di Borgonovo, dall'Ausl e dall'associazione Amici dell'hospice, nata lo scorso dicembre 2006, ha riproposto la questione della gestione e della condivisione dei malati terminali. Elisa Cavazzuti, direttore sociale dell'Ausl, ha sottolineato «la necessità di dare importanza al percorso di cura che coinvolge oltre ad operatori sanitari, l'amministrazione e soprattutto i familiari».
Per rispondere e relazionare tutti i soggetti che ruotano attorno al malato, l'ottica da seguire, indicata da Cavazzuti, è quella integrata. Sostiene la Cavazzuti: «Da una parte ci sono le cure ospedaliere che si avvalgono della terapia del dolore, dall'altra vi è la nascita di una nuova sensibilità verso i legami e la domiciliarizzazione del paziente».
Ha dichiarato Fabrizio Micheli, responsabile della rete delle cure palliative della Provincia: «Un percorso complesso quindi che non può essere delegato alle istituzioni e all'ospedale ma deve essere intrapreso dalla famiglia che solo se supportata riesce a far fronte alla situazione».
L'Hospice di Borgonovo riesce ad accogliere dieci malati. «Quello che sta per nascere a Piacenza - ha detto Roberto Reggi - ne ospiterà quindici e sarà in costante contatto con quello già esistente».

Chiara Cecutta

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