Mercoledì 4 Giugno 2008 - Libertà
«Ritiro S.Chiara senza vincoli»
Reggi a Bologna per favorire il recupero dell'immobile
«Una tempesta in bicchier d'acqua». Il sindaco Roberto Reggi minimizza la polemica scatenatasi tra il presidente del consiglio comunale Ernesto Carini e la dirigente Elena Vezzulli, uno dei casi che ha tenuto banco a Palazzo Mercanti nella scorsa settimana, mentre era in vacanza. Oggetto del contendere, la distribuzione di tesserini di riconoscimento non solo ai dipendenti, ma anche ai consiglieri comunali.
«Non conosco nel dettaglio come si siano sviluppate le cose - precisa il primo cittadino - ma credo che si tratti comunque di episodio che sarà ridimensionato. Nel merito, io sono convinto della esigenza di dotare i nostri lavoratori di un cartellino che li rendano riconoscibili ai cittadini e non vedo perchè lo stesso non debba valere anche per i consiglieri comunali».
Ieri mattina il sindaco è stato a Bologna per occuparsi di due importanti pratiche che coinvolgono l'Amministrazione. «Innanzitutto - afferma Reggi - abbiamo chiarito con la Regione gli ultimi dettagli relativi alla nascita delle Aziende per i servizi alla persona. L'ultimo nodo da sciogliere rimaneva il destino dell'istituto Pinazzi-Caracciolo ospitato dai locali del Ceis-La Ricerca: non potrà essere privatizzato, ma don Giorgio Bosini potrà comunque continuare a gestirlo per un buon numero di anni. Ora non ci dovrebbero essere più ostacoli per la nascita delle due Asp di Piacenza».
Il primo cittadino ha anche concordato con il presidente della Regione Vasco Errani le modalità per il recupero di parte del pio ritiro Santa Chiara, di proprietà della Fondazione: «Scriverò al Governo chiedendo che il vincolo che lo blocca sia spostato sull'immobile ex gesuiti di via Melchiorre Gioia. Così facendo, grazie al cambio di destinazione d'uso, la Fondazione potrà ristrutturare e mettere a reddito la struttura, ottenendo ricchezza da ridistribuire a vantaggio della comunità».
Durante la sua assenza, è arrivato l'accordo per la chiusura del ponte sul fiume Po. In Provincia l'intesa è anche stata presentata ufficialmente, alla presenza dell'operatore commerciale che finanzierà gran parte dei lavori notturni. Nessun rappresentante del Comune era però stato invitato.
«E' vero che anche noi abbiamo contribuito attivamente a trovare una soluzione - conclude sarcastico Reggi - ma evidentemente la Provincia ritiene di aver fatto di più. Sono contento che riescano a fare così tante cose e che trovino anche tempo e modo di pubblicizzarle a dovere».
(mir)