Giovedì 5 Giugno 2008 - Libertà
La diagnosi è fondamentale in medicina, anche perché non vi è rimedio per un male sconosciuto
La diagnosi è fondamentale, non vi è rimedio per un male sconosciuto
La diagnosi è fondamentale in medicina, anche perché non vi è rimedio per un male sconosciuto. Non sempre una diagnosi di certezza è possibile, talora è solo di probabilità o sospettata ex iuvantibus. Nelle malattie tumorali la diagnosi di "cancro" dovrebbe essere particolarmente delicata per la coscienza del medico e da tutti deve porsi attenzione per come è recepita dalla mente del paziente, per le conseguenze esistenziali e terapeutiche che essa comporta. Di questo ha parlato in modo dialogico e interattivo con il folto pubblico, nel primo di un ciclo di incontri promossi da Circoscrizione 1 e dall'associazione Armonia, l'oncologo clinico pavese dottor Quinto Cuzzoni, che da diversi anni opera con successo in provincia di Piacenza. La sua attenzione ad ogni singolo caso, sempre unico e irripetibile, ha creato un rapporto di fiducia che ha indotto diverse persone a venirlo ad ascoltare presso l'auditorium Santa Margherita, da Castelsangiovanni, Bobbio e Fiorenzuola. La necessità crescente di un approccio olistico integrato - ha ricordato il presidente dr Carlo Mistraletti - è perfettamente in linea con quanto preconizzato negli anni '70 dal grande clinico milanese Luigi Oreste Speciani autore di "L'uomo senza futuro- solo da una medicina riumanizzata la speranza di sopravvivere", ma anche con i canoni classici della medicina da Ippocrate in poi. Qualche perplessità o apprensione potrebbe ingenerare l'affermazione contenuta nell'ultima edizione dell'Harrison, il testo più diffuso della medicina interna americana, secondo la quale in materia oncologica può non essere più valido il precetto aureo e imprescindibile in medicina del "primum non nocere". Il chirurgo dottor Carlo Segalini ha sottolineato la diversa risonanza psicoemotiva, talora sproporzionata alla gravità e alla prognosi, che suscita la diagnosi di tumori alla mammella rispetto a quelli intestinali.
Dopo la relazione ampia e approfondita di Cuzzoni, richiesto peraltro di altri incontri, sono intervenute nel dibattito Claudia Girometta, presidente di "Armonia", Carola Bertini, Iosef Filios, Lucia Piga, Tina Rigamondi, Rita Fano, Giuseppina Pugni, Antonio Saginario ed altri.
Nei due interventi preordinati la drssa Rosanna Cesena ha delineato le correlazioni fra gli stili di vita e i meccanismi di insorgenza ( iniziazione,promozione e progressione) dei tumori in vista di una prevenzione primaria. La drssa Elena Zaffignani ha comunicato la genesi e la frequenza dei tumori infantili, discutendone i meccanismi genetici e ambientali. Ai dilemmi classici si aggiungono oggi la complessità e i costi crescenti nell'interpretazione dei test genetici e dei fattori eziologici.
Si è così concluso il primo degli incontri su grandi temi del nostro tempo (il prossimo il 10 giugno sempre alle ore 17 presso la Fondazione di Via Santa Eufemia 12, tratterà di"Droga e alcolismo", il successivo il 16 giugno di Ambiente e salute), per iniziativa di varie Associazioni e della commissione Cultura della Circoscrizione Piacenza centro.
Ogni incontro, pur aperto e colloquiale, intende affrontare criticamente argomenti di grande attualità , spesso drammatici e conflittuali. Ma talora anche strumentalizzati o deformati ideologicamente per interessi di parte.