Venerdì 13 Giugno 2008 - Libertà
Salute, i "nonni" vogliono saperne di più
Mercoledì ultimo appuntamento del Fenalc: si è parlato di polveri sottili
Si è concluso mercoledì il ciclo di incontri "Aspetti di salute pubblica", organizzato dal Circolo Fenalc Primavera. «Il desiderio di incontrarci per conoscere ed approfondire ogni anno, tematiche d'attualità e di comune interesse ci accompagna, ormai -ha spiegato Salvatore Procida, presidente del circolo - da ventisette anni».
Una tradizione riproposta ed accolta con entusiastico interesse anche nell'ultima serata dove Pietro Bottrighi, primario del reparto di pneumologia dell'ospedale cittadino, ha affrontato il tema delle «polveri sottili e problemi respiratori».
Un argomento che è stato trattato da Bottrighi con una chiarezza espositiva tale da far nascere nel partecipe pubblico, un interessante dibattito conclusivo. Gli interventi dei presenti hanno sottolineato come gli effetti dell'inquinamento investano fortemente anziani e bambini.
«Se negli anni cinquanta numerose ricerche hanno confermato come il fumo delle sigarette porti all'insorgenza di patologie respiratorie sia croniche sia acute, negli ultimi decenni - ha illustrato Bottrighi - le cause di bronchiti, asma ed allergie si impuntano sempre più all'inquinamento».
Studi recenti, citati nel corso dell'incontro dal primario di pneumologia, hanno evidenziato gli effetti nocivi delle polveri sottili e delle micro polveri. Sostanze che si insinuano negli organi respiratori provocando la nascita di malattie ed una crescita, nei giorni in cui l'inquinamento raggiunge alte concentrazioni, del numero dei ricoveri ospedalieri. «I danni di tipo acuto come gli attacchi d'asma e le bronchiti - ha commentato Pietro Bottrighi - sono una causa di ricovero in forte aumento, un dato che si registra anche nelle patologie croniche come il tumore ai polmoni». Ma gli effetti nocivi dell'inquinamento non riguardano soltanto l'apparato respiratorio, bensì anche quello cardiovascolare.
«Le micro particelle infatti - ha aggiunto il primario - riescono ad insinuarsi nei tessuti talmente in profondità, da riuscire ad entrare nella circolazione sanguigna». Renzo Ruggerini, ex primario del reparto di anestesia e rianimazione dell'ospedale di Piacenza, che ha collaborato come coordinatore scientifico al ciclo di incontri ha dichiarato al termine della serata come «l'anziano debba essere partecipe dei suoi problemi». L'iniziativa patrocinata dal Comune e dalla Circoscrizione 3 e finanziata dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, dalla Banca di Piacenza e da Cariparma e Piacenza, si è conclusa con un buffet.
Chiara Cecutta