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Domenica 15 Giugno 2008 - Libertà

Mille anni di storia a Vigolo

Dal 19 al 22 tanti eventi nella chiesa e nel battistero

Vigolo Marchese - In concomitanza con i festeggiamenti in onore del patrono San Giovanni Battista, la comunità parrocchiale di Vigolo Marchese celebra i mille anni di storia di uno dei complessi monumentali più interessanti della nostra provincia. La chiesa romanica e il battistero a pianta centrale saranno protagonisti di una serie di appuntamenti dal 19 al 22 giugno, con i quali prenderà avvio il millenario della collegiata, destinato a concludersi nel 2009.
Questo capitolo iniziale sarà concentrato più sull'aspetto religioso che non su quello più propriamente artistico, oggetto di momenti successivi. Il parroco, don Paolino Chiapparoli, presentando ieri le iniziative nella canonica di Vigolo Marchese, insieme allo scultore Christian Zucconi, all'assessore Paolo Camoni del Comune di Castellarquato e a Francesco Freghieri, del comitato organizzatore, ha sottolineato di aver voluto esprimere innanzitutto un «gesto di riconoscenza verso i costruttori e i custodi di questo tempio, che ci hanno permesso di contemplare ancora oggi un simile capolavoro». Qui si insediò un gruppo di monaci benedettini, chiamati dal marchese Oberto II, della potente famiglia longobarda degli Obertenghi. Il nobile feudatario stabilì anche la costruzione di uno spedale per i pellegrini. «La data tradizionalmente accettata per la fondazione è il 1008, riportata anche dal Campi. Purtroppo il monastero venne incendiato dalle truppe di Alberto Scotti nel 1310 e da quelle di Galeazzo Visconti nel 1315, distruggendo l'archivio» spiega il parroco. I benedettini, sotto la protezione del marchese Ugo, figlio di Oberto II, ingrandirono i loro possedimenti, fino a raggiungere i territori pavese, parmense, cremonese e ligure, ma nel XII secolo furono sostituiti dal clero secolare. Vigolo Marchese rivestì un ruolo significativo per l'accoglienza dei viandanti diretti a Roma, lungo la Francigena. Il pellegrinaggio, «inteso come ricerca di senso del vivere umano» è uno degli aspetti delle origini medievali che le iniziative del millenario vogliono recuperare. Per ricordare «tutte quelle generazioni che si sono succedute nell'arco di questi mille anni e tutti coloro che non si sono ancora stancati di ricercare se stessi», è stata commissionata a Zucconi un'opera formata da sette gruppi scultorei (i primi tre saranno inaugurati il 19 giugno), posti lungo un percorso che dal piazzale accanto all'abside della chiesa conduce al battistero.
Le iniziative del millenario sono rese possibili da diocesi, Provincia, Comune di Castellarquato, Fondazione di Piacenza e altri sponsor. Sono allo studio i prossimi appuntamenti, probabilmente in settembre.

Anna Anselmi

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