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Giovedì 5 Giugno 2008 - Libertà

Rassegna "Zanella": Schoeman incantevole

Monticelli - Finché si esibiranno pianisti del calibro di Ben Schoeman il grande Amilcare Zanella (1873-1949), musicista raffinato e compositore estroso di Monticelli d'Ongina, non sarà mai dimenticato. E nell'ambito della quarta rassegna strumentale internazionale "Zanella" diretta dal maestro Fabrizio Garilli e riservata a giovani vincitori di concorsi nazionali ed internazionali - organizzata dal Comune di Monticelli con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e collaborazione della prestigiosa accademia pianistica "Incontri col Maestro" di Imola - si è esibito il talentuoso sudafricano Schoeman.
Autentico "enfant prodige", curriculum invidiabile, ha già suonato, oltre che in molte nazioni africane, in molti importanti contesti europei - Austria, Repubblica Ceca, Georgia, Olanda e Svizzera - ed ottenuto abilitazioni all'insegnamento. Davanti ad un pubblico non molto numeroso ha proposto un repertorio abbastanza lungo incentrato sulla grande musica romantica europea '800esca: inizio con Preludio e Fuga in Mi min. Op. 35 n. 1 di Felix Mendelssohn-Bartholdy (1809-47), produzione minore ma interessante del grande compositore tedesco; poi notevoli pezzi lirici di Edward Grieg (1843-1907): Papillon, Canone, Walzer, Au pritemps con il pianista bravo a sottolinearne freschezza e genuinità; di Robert Schumann (1810-56) la Sonata n. 2 in Sol min. op. 22 (Prestissimo, Andantino, Scherzo, Rondò), forse la parte più armonica e più ricca di sfumature. Nella seconda parte notevole varietà di registri stilistici in Scherzo n. 2 in Si bem. Min. op. 31 di Frederich Chopin (1810-49), il più grande interprete del Romanticismo europeo; quindi Isoldes liebestod, un piccolo gioiello dell'estetica musicale del tempo, un tocco di sublime follia di Richard Wagner (1813-83); infine Variazioni su un tema di Paganini (Primo libro) di Johannes Brahms (1833-97) dove a rigorose forme classiche Schoeman univa colore musicale, sovrapposizioni ritmiche e melodiche.
Secondo il maestro Garilli «è un pianista di forza, dall'approccio virtuosistico, meglio forse nella seconda parte dove emergeva maggiormente la sua sensibilità romantica». Ben Schoeman si è dunque dimostrato artista duttile, dalle scelte non scontate con poche concessioni allo spettacolo ma proteso ad un evidente scavo introspettivo ed interpretativo e con grande abilità ha ricavato esiti timbrici davvero sorprendenti da autentico "poeta del pianoforte".
Prossimo ed ultimo appuntamento della rassegna stasera, ore 21.15, sempre chiesa di San Giorgio con il duo Rita Mascagna (violino) e Michele Gamba (pianoforte), a cui seguirà un rinfresco.

Fabio Bianchi

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