Venerdì 31 Dicembre 2004 - Libertà
Traviata, scocca l'ora di Zeffirelli
Municipale - Oggi anteprima dell'opera, la prima domenica. Mercoledì e sabato 8 abbonati turno A e B. Con Vassileva, Secco e Meoni. Stefanelli dirige la Toscanini
"La Traviata di Zeffirelli". E' questo il nome che il pubblico e gli addetti ai lavori, attraverso decine e decine di fortunatissime recite, hanno affibbiato ormai da due anni all'allestimento di La traviata di Giuseppe Verdi prodotto dalla Fondazione Toscanini con la regia e le scene di Franco Zeffirelli e i costumi di Alberto Spiazzi (uno spettacolo da giorni in cima alla lista degli "eventi consigliati" dai quotidiani nazionali e dalla stampa specializzata) che oggi pomeriggio alle 17 andrà in scena al Teatro Municipale in anteprima; la prima sarà domenica prossima alle 15.30 in una matinée fuori abbonamento, mentre le repliche avranno luogo mercoledì 5 gennaio alle 20.30 per il turno A di abbonamento e sabato 8 alle 20.30 per il turno B. Questo nome "popolare", un po' com'era accaduto per "l'Aida di Zeffirelli" vista e sentuta al "Municipale" nella scorsa stagione (anche quella, come questa Traviata, concepita per gli spazi "da camera" di un teatro mignon come il Verdi di Busseto prima di essere dilatata, con successo, a dimensioni sceniche più tradizionali), testimonia dell'autorità del più celebre e artisticamente longevo regista lirico in attività, che continua a d approfondire il suo lavoro di scavo di questo amatissimo melodramma con cui ha iniziato a cimentarsi quasi mezzo secolo fa (cogliendo subito un esito storico: la famosa Traviata di Dallas con Maria Callas, nel 1958). Massimiliano Stefanelli, per l'occasione, dirigerà l'Orchestra Toscanini, e una compagnia di canto che comprende il soprano Svetla Vassileva (Violetta), il tenore Stefano Secco (Alfredo) sostituito da Massimiliano Pisapia il 5 gennaio e Claudio Barbieri l'8), il baritono piacentino Giovanni Meoni (Germont), Tiziana Carraro (Flora), il soprano concittadino Giovanna Beretta (Annina), Davide Pelissero (Douphol), Antonio Feltrocco (Gastone), Andrea Snarsky (Aubigny), Gastone Sarti (dottore), Dario Magnalsco (Giuseppe). Completano il cast il Coro Toscanini guidato da Marco Faelli e il Balletto Spagnolo di Lucia Real "La Corrala della Danza di Madrid". Buone credenziali per queste recite piacentine di quella che, fischiata al suo debutto alla Fenice di Venezia il 6 marzo 1853 (colpa di cantanti sgraditi al pubblico, ma anche dello "scandaloso" soggetto preso a prestito da La signora delle camelie di Alexandre Dumas figlio e della cruda ambientazione "contemporanea"), ha finito per diventare, semplicemente, l'opera più amata e rappresentata nel mondo, la più popolare storia di amore e di morte che l'opera lirica abbia donato all'umanità: ricordate Julia Roberts che, nei panni di una giovane prostituta, si scioglie in lacrime assistendo a una Traviata nel film Pretty Woman? La Trama. Atto primo. L'azione è ambientata nella Parigi di metà Ottocento: nella lussuosa dimora di Violetta Valéry, "cortigiana" di lusso, è in corso una festa alla quale si presenta il giovane borghese Alfredo Germont, che confessa candidamente il proprio amore alla padrona di casa. Rimasta sola, Violetta si interroga turbata e si sorprende a pensare che, forse, anche per lei è arrivato il momento del vero amore. Atto secondo. Violetta ha ceduto all'amore di Alfredo e si è ritirata a vivere con lui in campagna. Ma la donna riceve la visita di Giorgio Germont, padre di Alfredo: Germont dice di avere una figlia che sta per essere abbandonata dal fidanzato a causa dello scandalo familiare provocato dalla relazione tra Alfredo e Violetta, e chiede a quest'ultima di interrompere ogni rapporto con suo figlio. Violetta, commossa, acconsente con dolore al sacrificio e lascia Alfredo, che, ignaro della vera causa dell'abbandono, umilia l'amata in società. Atto terzo. Violetta sta morendo di tisi. Sopraggiunge Alfredo, al quale il padre, pentito, ha raccontato tutta la verità: raggiunto presto da Germont, Alfredo chiede perdono a Violetta e le promette che nulla più li separerà. Ma è tardi: Violetta spira tra le braccia dell'uomo che ha tanto amato.
Alfredo Tenni