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Domenica 25 Maggio 2008 - Libertà

E Piacenza è sempre più blues

Davide Rossi della "Fedro": «Bilancio senz'altro positivo per il festival»

Piacenza - Trenta musicisti e altrettanti ospiti letterari: è stato l'intreccio tra libri e musica a caratterizzare anche la quarta edizione del Festival blues Dal Mississippi al Po, tenutosi a Piacenza dal 15 al 18 maggio. Per gli organizzatori, la cooperativa sociale Fedro, è ora di bilanci. «Siamo molto soddisfatti, maltempo a parte» commenta il presidente Davide Rossi. «Il nostro principale intento era coinvolgere la città e in particolare il centro storico. Quest'anno la kermesse si è svolta la mattina e il pomeriggio proprio nel cuore di Piacenza, in piazza Cavalli. Per Keb' Mo', il bluesman che ha suonato al Politeama e star del festival, abbiamo avuto spettatori da Roma, da Trieste, dall'hinterland milanese». Una scommessa vincente - sottolinea Rossi - si sono dimostrati anche i giovani che hanno accompagnato gli appuntamenti della manifestazione: i chitarristi Francesco Piu e Sintoni, l'armonicista Davide Speranza, il percussionista Pablo Leoni. Insieme al bassista piacentino Lorenzo Poli, Speranza, Leoni e Piu hanno dato vita alla Dal Mississippi al Po Blues Band. «Un progetto - spiega Rossi - che porteremo avanti, in collaborazione con l'agenzia Groove Company di Melegnano, tra i partner tecnici del festival. Vedremo se dar vita a una formazione chiusa o puntare sulla formula del laboratorio aperto». I quattro giorni della kermesse hanno avuto alle spalle mesi di preparazione, nella nuova sede della Fedro di via San Giovanni 40. La cooperativa è formata da Davide Rossi, Ermanno Bongiorni, Pietro Tagliaferri e Simona Cerri, che ha curato l'ufficio stampa. Insieme a loro, ha collaborato il traduttore Seba Pezzani. Alla riuscita della manifestazione ha contribuito anche l'associazione Blues in Piacenza, con il presidente Mauro Sbuttoni e il vicepresidente Emilio Bolzoni. «Ma dobbiamo dire grazie - evidenzia la cooperativa Fedro - anche ai tanti "amici del blues", che hanno prestato il loro tempo per affiancarci nella gestione di tutte le incombenze che un evento così articolato comporta. Fondamentale è stato il supporto degli sponsor che hanno investito in quest'edizione». Un lungo elenco, che comprende il ministero per i beni e le attività culturali, la Regione, la Provincia, il Comune, la Fondazione di Piacenza e Vigevano, la Camera di Commercio e altri. Uno dei fini che la cooperativa Fedro si prefigge è lo sviluppo del territorio: «Il Festival Blues 2008 ha acquistato dalle imprese piacentine beni e servizi per un valore complessivo di 85mila euro, realizzando pienamente il nostro obiettivo». Per la prima volta la manifestazione si è spostata anche in provincia. «Discorso che continuerà il prossimo anno, allargato eventualmente ad altri comuni, oltre a Bobbio, Fiorenzuola e Castellarquato, raggiunti in questa edizione. Purtroppo, a causa della pioggia è saltata la tappa a Castelsangiovanni».
Per il futuro, confermata la formula che unisce musica e libri, questi ultimi messi a disposizione dalla libreria Fahrenheit 451, di via Legnano: «Hanno colpito molto - osserva la libraia Sonia Galli - la personalità e il libro di Ronald Everett Capps, ma anche gli altri scrittori, nonostante la fama internazionale, hanno entusiasmato per la loro affabilità. La gente viene ancora a cercare i libri autografati». Tra gli ospiti che per una settimana si sono "trasferiti" a Piacenza tanti giallisti, come Anne Perry, Peter Tremayne, John Harvey, Ben Pastor, Kjell Ola Dahl; la band di James Ulmer, la cantante Kasey Lansdale e il chitarrista Grayson Capps con i padri scrittori Joe R. Lansdale e Ronald Everett Capps. E una delle voci più significative per capire l'America del Sud, James Sallis. Ma al tavolo della kermesse si sono alternati anche autori italiani, come Flavio Soriga (con il suo romanzo rivelazione Sardinia blues, Bompiani), Massimo Carlotto, Sergio Alan D. Altieri, Valerio Varesi, Gianni Biondillo e una rappresentativa di scrittori nostrani, da Vittorio Curtoni a Barbara Garlaschelli.

Anna Anselmi

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