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Giovedì 15 Maggio 2008 - Libertà

Diego Maj: meglio tenere separate
lirica e prosa

L'opinione

Il teatro piacentino rafforza le sue fondamenta, sul "come", ci sono visioni non tutte coincidenti. Abbiamo chiesto una riflessione a Diego Maj, responsabile del Teatro Gioco Vita e organizzatore della stagione di prosa di Filodrammatica e Municipale. Maj premette: «la fondazione è uno strumento molto importante che mette ordine e nuova progettualità nel teatro». Ma poi non nasconde i suoi dubbi su una formula che vorrebbe includere nello stesso contenitore lirica, concertistica, balletto e prosa. Un passo simile lo si è compiuto a Cremona, dove manca un teatro stabile o a Ferrara dove convivono tutti i generi. Ma là dove un teatro stabile esiste, produce, distribuisce, accoglie, è pienamente attivo - a Piacenza è il caso di Teatro Gioco Vita - si preferiscono realtà gestionali differenti come dimostrano i casi di Parma, della stessa Modena dove c'è una Fondazione Teatro per la lirica ed "Emilia Romagna Teatro" sulla prosa, e pure di Bologna. «Ho dei dubbi se inserire in questa mega fondazione piacentina la prosa, che ha pubblici, economie e culture diverse. Va bene solo per lirica, concertistica, danza, per le orchestre Toscanini e Cherubini». Dove ci sono realtà stabili, oltre al teatro di tradizione, Maj ritiene che avrebbe più senso tener separati i due linguaggi («Basti pensare che due serate di lirica costano quanto una stagione di prosa»). Riflessioni a ruota libera: «Certo è il Comune che decide la miglior via da percorrere e la più vantaggiosa».

(p.s.)

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