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Domenica 18 Maggio 2008 - Libertà

Sulla tela i luoghi di Annibale

Gazzola Una serie di dipinti di Bruno Orsi ripercorrono l'itinerario del condottiero

GAZZOLA - Oggi e nel prossimo fine settimana (sabato 24 e domenica 25 maggio, con orario: dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19) è visitabile nel municipio di Gazzola la mostra "Sulle tracce di Annibale" del pittore piacentino Bruno Orsi, noto anche per la sua attività in ambito sportivo come pugile, fondatore e direttore della Società Boxe Piacenza. Nel paese della Valluretta sono esposti i quadri dedicati all'itinerario che il condottiero cartaginese avrebbe seguito per valicare l'Appennino nella sua marcia verso Roma capitale.
I dipinti, realizzati con la tipica tecnica mista utilizzata da Orsi, reinterpretano luoghi realmente esistenti che disegnano un percorso turistico dalle valenze storiche e ambientali nella nostra provincia. È questa una delle finalità dell'iniziativa - spiega il sindaco Stefano Tramelli - che ha identificato nella pittura di Orsi un modo originale per ripercorrere oggi l'ambientazione della celebre battaglia sul Trebbia del 218 a.C., che l'amministrazione comunale di Gazzola, insieme ai Comuni limitrofi e alla Provincia, vorrebbe diventasse punto di partenza per una nuova valorizzazione turistica della vallata.
Il viaggio inizia in provincia di Pavia, nella zona di Casteggio, teatro dello scontro tra romani e cartaginesi nei pressi del Ticino, e prosegue fino ai paesi della nostra provincia dove si accamparono i due eserciti: tra Ancarano e Rivergaro, gli uomini di Scipione; a Sarturano secondo un'ipotesi o tra Gazzola e Canneto di Tuna, in base agli studi di Giuseppe Marchetti e Nicola Dall'Aglio, lo schieramento di Annibale, con la cavalleria comandata dal fratello Magone nascosta in un isolotto coperto dai rovi tra il rio Gerosa a Monteraschio e il torrente Loggia. Lo sguardo di Orsi si è soffermato nella stessa Gazzola, davanti al Municipio che oggi ha un volto elegante frutto di rimaneggiamenti successivi, ma che in origine si presentava come un austero castello.
Alcune tappe sono identificate dalle rispettive chiese, come Sarturano, Ancarano, Pieve Dugliara, Tuna, fino a Zerba in Valboreca; oppure da oratori e cappelle, come a Canneto sopra e sotto; o ancora da corti agricole e da fortilizi, come Monteraschio, Castagnola di Gazzola e Casaliggio, con un'attenzione particolare all'inconfondibile profilo del castello di Rivalta, affacciato sul Trebbia. Alla realizzazione dell'iniziativa, sostenuta dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, hanno collaborato i giovani del Gruppo di Gestione della Biblioteca comunale (formato da Elena Antonini, Silvia Cavallotti, Paola Zambelli, Patrizia Barbieri, Jessica Cataldi e Valentina Del Redentore), che si stanno occupando anche della catalogazione del patrimonio librario comunale «caratterizzato soprattutto da un'ampia sezione di libri per l'infanzia».

Anna Anselmi

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