Mercoledì 22 Dicembre 2004 - Libertà
Un aiuto per trovare un lavoro: nasce un laboratorio per i più deboli
Borgonovo - L'innovativo progetto: un'équipe di esperti seguirà otto giovani svantaggiati
Borgonovo - Un laboratorio "protetto" in cui otto persone svantaggiate possano fare esperienza di lavoro. È quanto si propone il nuovo progetto che vede coinvolti il Comune di Borgonovo, l'istituto Endo Fap "Don Orione" di Borgonovo, la Cooperativa Antarius ed alcuni esperti del mondo dei disabili. Il progetto, che ha già ricevuto l'ok della giunta, ha ricevuto anche una promessa di finanziamento dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano per 15 mila euro, che dovrebbero coprire una parte dei 68 mila euro circa previsti per la realizzazione del progetto.
Obiettivo del progetto, secondo una relazione dell'assessorato ai servizi sociali di Borgonovo da cui è partita l'idea, è di "dar vita ad un laboratorio finalizzato a sviluppare le capacità lavorative delle persone svantaggiate per mezzo di esperienze di lavoro reale, su committenza reale e tramite percorsi personalizzati che dovrebbero concludersi con l'inserimento lavorativo in imprese ed enti del territorio". In buona sostanza un posto in cui persone disagiate possano fare esperienza diretta di lavoro prima di essere introdotte nel mondo del lavoro. Il progetto è già stato messo nero su bianco e sono già arrivati i primi finanziamenti. Una volta stabilito un accordo sulle ultime modalità tecniche, si potrà passare alla fase operativa vera e propria. Già oggi è in programma una riunione tra i rappresentanti del Comune di Borgonovo, dell'Endo Fap don Orione e della cooperativa Antarius oltre ad un esperto dell'Ausl per il settore disabili. Il laboratorio dovrebbe prendere il via nei primi mesi del nuovo anno. La sede sarà nell'istituto "Don Orione" di via Sarmato e dovrebbe accogliere un numero di massimo otto persone per sei, otto ore giornaliere. L'organizzazione vera e propria del lavoro verrebbe affidata alla cooperativa Antarius, una cooperativa sociale nata al termine di un percorso formativo sviluppato sempre all'interno del don Orione. Agli operatori della cooperativa il compito di trovare le "commesse" di lavoro fornito da ditte esterne. L'idea sarebbe infatti quella di far svolgere le commesse di lavoro reperite all'esterno dai partecipanti al laboratorio protetto. Fondamentale quindi anche il collegamento con le realtà imprenditoriali della vallata. Il progetto individua anche le possibili attività in cui le persone potrebbero essere impiegate: assemblaggio di pezzi meccanici o confezionamento di prodotti di vario tipo. Le figure professionali che saranno necessarie per la realizzazione del progetto sono: un responsabile di laboratorio, un educatore professionale che coordini i contatti con le famiglie e stabilisca i percorsi personalizzati per ogni partecipante, un assistente sociale che tenga i contatti con tutti i soggetti interessati (Comune, Ausl, centri per l'impiego, parrocchia, associazioni di volontariato ecc.), un assistente sanitario ed un assistente operativo.
Mariangela Milani