Domenica 27 Aprile 2008 - Libertà
Alla "Cherubini" il Premio Abbiati
Si tratta di una sorta di Oscar della musica vinto «come migliore iniziativa musicale», l'entusiasmo di Reggi e Dosi
Muti: «Un'orchestra che fa ricco il patrimonio musicale italiano»
Piacenza - Sorprendente e meritato. Una vera e propria consacrazione. La giuria dei critici musicali italiani ha assegnato il Premio Abbiati per la «miglior iniziativa» all'Orchestra Cherubini voluta e diretta da Riccardo Muti che nel primo triennio di formazione si è imposta all'attenzione internazionale con un lavoro teso a valorizzare le migliori leve dei conservatori italiani. Nella motivazione del prestigioso riconoscimento (sorta di Oscar italiano per la musica, paragonabile ai premi Ubu per la prosa e ai David di Donatello per il cinema), si rileva che la guida di Muti ha fatto della «Cherubini un organico di eccellenza» come viene ampiamente riconosciuto dai successi riscossi in Italia e all'estero. L'orchestra è impegnata per 5 anni al Festival di Pentecoste di Salisburgo con un progetto che nella città di Mozart, intende rivalutare il ruolo avuto nel 18° secolo dalla Scuola Napoletana: dopo il clamoroso debutto con Il ritorno di don Calandrino, un'opera dimenticata di Cimarosa, ed un prezioso oratorio di Alessandro Scarlatti, quest'anno riprenderà un altro titolo raro, Il matrimonio inaspettato di Paisiello.
In questi ultimi due anni Riccardo Muti ha portato la sua orchestra nelle più importanti capitali musicali europee: a Vienna (ha suonato nel mitico Musikverein), a Mosca, a San Pietroburgo, in Spagna e nei maggiori teatri italiani. La "Cherubini", che ha sede a Piacenza e residenza estiva a Ravenna, è stata inoltre protagonista di altri prestigiosi eventi tra cui il concerto di Natale nell'aula del Senato alla presenza dell'allora presidente della Repubblica Ciampi, il concerto al San Carlo di Napoli in occasione della visita del presidente della Repubblica Napolitano, il gala d'apertura del Festival del Cinema di Roma, la serata in memoria di Strehler al Valle di Roma, il Concerto della Pace nei giardini del Quirinale sempre alla presenza di Napolitano, i concerti per il Fai (Cattedrale di Trani, Duomo di Monreale, Basilica di Sant'Antonio a Padova).
La notizia del premio è arrivata al maestro Muti a Piacenza dove sta provando con l'orchestra l'opera di Cimarosa che sarà rappresentata dal 9 al 12 maggio a Salisburgo e che poi sarà ospitato anche al Municipale nella stagione lirica 2008-2009: «Sono veramente felice - dice sorridendo Riccardo Muti - di questo importante riconoscimento che premia il progetto dell'Orchestra Cherubini. E' un progetto che preparando e formando tanti giovani arricchisce il patrimonio musicale dell'Italia. Inoltre è anche un riconoscimento alle città di Piacenza e di Ravenna che hanno creduto fin dall'inizio in questo progetto».
Compiaciuto anche il sindaco Reggi che mette in risalto come l'«"Abbiati" sia soprattutto l'inequivocabile attestato alla straordinaria ed inesausta opera e alla generosa dedizione del maestro Muti, al quale non saremo mai sufficientemente grati. Inoltre - aggiunge - questo premio è il segno della bontà delle scelte fatte nel far nascere ed ospitare la "Cherubini" che oggi rappresenta una scommessa vinta anche come strumento di valorizzazione di Piacenza, città in grado di creare e consolidare eccellenze anche in campo musicale. Il nostro impegno per la "Cherubini" sarà sempre prioritario soprattutto perché i futuri successi dell'orchestra saranno grandi successi anche per la nostra città».
Mario Salvagiani, presidente della Fondazione Cherubini, nell'affermare come «il premio Abbiati sia motivo di legittimo orgoglio» sottolinea che «esso rappresenta il riconoscimento del valore dei ragazzi della "Cherubini" e dell'alta qualità dell'impegno del maestro Muti che ha svolto e svolge un sapiente lavoro di analisi e di approfondimento sul repertorio musicale lirico e sinfonico, riuscendo a far emergere il talento di ciascuno, dando ad ognuno una propria consapevolezza professionale, creando contemporaneamente, il suono, lo stile e la "cifra" identitaria dell'orchestra».
Entusiasta anche l'assessore alla cultura e vicepresidente della "Cherubini" Paolo Dosi: «E' un'affermazione che contagia tutta la città che è culla e sede dell'orchestra. E' un riconoscimento che rende merito all'ineguagliabile ed assiduo intervento educativo del maestro Muti. Grazie alla sua opera di "maieutica" artistica e musicale, il percorso formativo dell'Orchestra Cherubini ha raggiunto vertici incredibili che oggi sono sanciti dal Premio Abbiati che porta ancora una volta Piacenza all'attenzione della critica e del pubblico internazionale». Al limite della commozione Giovanna Calciati, componente del Cda dell'orchestra: «Un premio prestigioso che l'Italia conferisce al progetto fortemente voluto dal maestro Muti, fulgido esempio di impegno e responsabilità non solo artistica ma anche civile. Un premio alla speranza, allo studio ed ai sacrifici delle giovani e dei giovani professori d'orchestra della Cherubini».
Gli altri Premi Abbiati sono stati così assegnati: per il miglior spettacolo nel 2007 al Tristano e Isotta di Wagner diretto alla Scala da Barenboim. Quello per il miglior direttore al maestro Yuri Temirkanov, interprete e artefice di una emozionante Traviata al Verdi Festival di Parma. Il riconoscimento per la migliore novità per l'Italia di autore contemporaneo è stato attribuito all'opera Antigone di Ivan Fedele rappresentata al Maggio Fiorentino. Al regista Damiano Michieletto il premio per l'allestimento della Gazza ladra di Rossini al Festival di Pesaro.
I premi saranno consegnati il 25 maggio alle ore 17 al Teatro Donizetti di Bergamo.
Luisa Galeazzi