Martedì 29 Aprile 2008 - Libertà
I "Cavalli in piazza" in un dvd
La mostra fino a domani al Laboratorio delle arti, poi due eventi collaterali
E intanto applausi a "Teclà" con Le Stagnotte
Piacenza - Ci sarà un "Cavalli in piazza 2", un secondo capitolo della mostra attualmente in corso al Laboratorio delle Arti, in piazzetta Barozzieri 7/a (fino a domani, orario: 16-19, o su appuntamento, tel. 0523.332929; email: info@laboratoriodellearti.it), l'esposizione di artisti piacentini e non, curata da Roberto Borghi con la quale è stata inaugurata la nuova sede dell'associazione presieduta da Rosalba Sironi.
Un evento legato ai capolavori di Francesco Mochi che connotano uno spazio urbano altamente significativo non solo dal punto di vista simbolico e visivo, ma anche per le sue funzioni. La collettiva racconta il cavallo come fortunato soggetto iconografico, spesso emblema di libertà e dinamismo (vedi l'installazione di William Xerra, in cui il galoppare indomito di Pegaso nel cielo è evocato da una coda di stoffa dorata) o come monumento, inteso in un'amplissima accezione (memoria di un passato in cui il cavallo non era solo fiero destriero, ma docile compagno di fatica dei carrettieri nel disegno di Isabella Genovese o omaggio al Mochi, nel particolare della statua ritratta a matita da Romano Bertuzzi).
La mostra, che ha già avuto un'iniziativa collaterale nel convegno "Gli autoritari esempi" in Fondazione, riaprirà eccezionalmente solo martedì 6 maggio alle ore 18 in occasione della proiezione del dvd "Cavalli in video", realizzato da Roberto Dassoni e Barbara Tondini. Il video è una sorta di catalogo filmato dell'esposizione, compresa l'inaugurazione itinerante e gli interventi al convegno. Al termine, un aperitivo con gli artisti. Il 17 maggio si terrà il vernissage della personale di Gianni Bertini, artista pisano, classe 1922, con Mimmo Rotella principale animatore della Mec Art, cui seguirà in giugno l'ultima parte dell'"Hortus" dei Coccodrilli a manovella.
«Questo luogo è nato come punto di incontro culturale per la città, nei confronti della quale - auspica Sironi - vorremmo essere da stimolo. Siamo pressoché vicini di casa del Politecnico e del liceo artistico, con i quali saremmo ben disposti a collaborare. Il nostro discorso non si limita al campo delle arti visive, ma abbraccia la parola, la musica, il teatro». Come dimostrato nell'applaudita performance delle Stagnotte, che hanno adattato al percorso della mostra il loro spettacolo Teclà, che prende spunto dalle Città invisibili di Italo Calvino. Una romantica viaggiatrice insoddisfatta si inoltra tra le vie della propria città, che non ha veramente mai visto, scoprendo qualcosa di fondamentale su di sé e il rapporto con gli altri, grazie a letture e a una serie di conoscenze fortuite.
Uno spettacolo tutto al femminile, con Anna e Luisa Guida, Paola Guerra, Tania Minichelli, Sara Marenghi e Cristina Spelta, concluso con un buffet altrettanto in rosa, preparato da Ludovica Lusenti, Chiara Azzali de La Pernice, Sara Piacentini e Gaia Bucciarelli dell'azienda S. Giustina.
Anna Anselmi