Fondazione di Piacenza e Vigevano Stampa
  Rassegna Stampa
spazio
  Comunicati Stampa
spazio
  Eventi Auditorium Piacenza
spazio
  Eventi Auditorium Vigevano
spazio
  Comunicazione
spazio

 
Home Page     Rassegna Stampa   


Giovedì 17 Aprile 2008 - Libertà

Con Rizzi splende il colore della "Toscanini"

Municipale - L'orchestra della Fondazione per la stagione concertistica: programma impegnativo, successo
Da Beethoven a Musorgskij tributo alla ricchezza sinfonica

Piacenza - La ricchezza del sinfonismo. Questo un possibile titolo in cui racchiudere le impressioni del concerto della Filarmonica Toscanini, diretta da Carlo Rizzi, in scena l'altra sera al Teatro Municipale.
Proporre la Sinfonia n.1 in Do maggiore op. 21 di Beethoven al fianco dei Quadri di un'esposizione di Modest Musorgskij è stato da parte di Rizzi un tributo al colore orchestrale, alla complessità e alla ricchezza della dimensione sinfonica.
L'amalgama sonoro, le ampie pennellate timbriche degli archi e il colore pastoso dell'insieme orchestrale sono state la cifra di un'esecuzione attenta e professionale.
La prima Sinfonia di Beethoven rivela elementi di continuità rispetto alla tradizione, uniti a caratteri più innovativi e personali. Inevitabile percepirvi una presenza di Haydn e Mozart.
Tuttavia, accanto ai debiti nei confronti del modello haydniano, non mancano elementi di grande originalità destinati in seguito ad esplodere con tutta la loro carica rivoluzionaria: la creazione di un nuovo tipo di Minuetto, trascinante e riuscito sotto la direzione di Rizzi, ritmicamente e melodicamente già vicinissimo al carattere dello Scherzo; l'incremento delle combinazioni timbriche orchestrali ai fini di una maggiore espressività; l'ampliamento della sezione di sviluppo dell'Allegro iniziale secondo principi dialettici fondamentalmente estranei alla semplicità lineare dei modelli settecenteschi; la presenza, infine, di passaggi carichi di una drammaticità per il momento ancora latente ma che, a partire dalla Terza Sinfonia, si manifesterà in tutta la sua pienezza divenendo uno dei tratti inconfondibili del linguaggio sinfonico beethoveniano.
Ricchezza e ordine, vivacità inventiva e coerenza strutturale sono elementi che caratterizzano entrambe le opere in programma. Così la Filarmonica Toscanini ha interpretato con maggior colore i Quadri di un'esposizione di Musorgskij, imprimendo alla tela un effetto spatolato e materico. I Quadri hanno un grande fascino reso ancor più efficace dalla trascrizione per orchestra realizzata nel 1922 da Maurice Ravel, che divenne indubbiamente più popolare di quanto non lo fosse la versione originale per pianoforte.
E' come se un disegno in bianco e nero venisse riempito di colori. Si prende un brano scritto per uno strumento solo, il pianoforte, e lo si fa eseguire a tanti strumenti diversi. Il grande compositore francese nell'orchestrare i Quadri di un'esposizione riprodusse in modo magistrale la struttura narrativa che li caratterizza. Un fascinoso affresco strumentale che rappresenta uno dei frammenti più brillanti e apprezzati della ricca tradizione sinfonica.
Il tema della passeggiata (Promenade), oltre ad essere universalmente noto, è il collante fondamentale che, specie all'inizio, tiene uniti molti dei brani, ciascuno raffigurante un quadro, e ci accompagna in pratica quasi fino in fondo, anche se verso la fine riemerge sempre più trasfigurato, appena riconoscibile. È un motivo semplice, così realistico che sembra di sentire veramente i passi del visitatore della mostra, che passa da un quadro all'altro e anche da uno stato d'animo all'altro.
Chiara, netta e pulita la direzione di Rizzi. Rigorosa nel rappresentare le diverse apparizioni della Promenade, dalla prima introduttiva, solare, viva, in cui spiccava la brillantezza degli archi, alla seconda quasi notturna, fino alle nuove riesposizioni sempre differenti come in un caleidoscopio.
Efficace la direzione di Rizzi nel Balletto dei pulcini nei loro gusci come nel Samuel Goldenberg e Schmuyle, fino ad arrivare alla grandiosa maestosità de La grande porta di Kiev, dove va sottolineata la splendida esecuzione dei percussionisti.

Lea Rossi

Torna all'elenco | Versione stampabile

spazio
spazio spazio spazio
spazio spazio spazio