Lunedì 14 Aprile 2008 - Libertà
Il tango in versione strumentale
Il gruppo belga in concerto all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano
Gli Ensemble Soledad ripropongono il grande Piazzolla
PIACENZA - Esordirono a Piacenza nell'estate 2005 nel sempre più acclamato Valtidone Festival, non passarono inosservati per un approccio un po' démodé ma sopraffino ed in seguito ritornarono. L'altra sera, all'auditorium S. Margherita della Fondazione di Piacenza e Vigevano, gli Ensemble Soledad, davanti ad un foltissimo pubblico, hanno riproposto il loro caratteristico repertorio: in gran parte motivi del grande Astor Piazzolla (1921-94) ma anche di altri compositori nonché pezzi loro.
L'Ensemble Soledad è composto da bravissimi musicisti belgi di formazione classica - Gery Cambier (contrabbasso), Manu Comtè (fisarmonica), Patrick De Schuyter (chitarra), Alexander Gurning (pianoforte) e Jean Frederic Molard (violino) - che a metà anni '90 espressamente decisero di reinterpretare, nella formazione originale però, motivi di Piazzolla. Dopo pochi anni di assestamento, i primi successi (2002), quindi travolgente escalation che in breve li portò ad ottenere significativi apprezzamenti critici e riconoscimento del grande pubblico fino a rappresentare (2005) l'area "Brussel-Capital" per i 175 anni del Belgio e ad inaugurare con trionfale concerto allo Stade de France i Mondiali di rugby 2007.
Introduzione alla serata di Livio Bollani, direttore artistico del Valtidone Festival, che ha ricordato che «gli Ensemble Soledad avranno l'onore di aprire ai primi di giugno il Valtidone Festival 2008. L'esibizione di stasera rientra nel tour europeo di presentazione del loro ultimo cd, Passage, con composizioni di Frederic Devreese suonate insieme al grande chitarrista jazz Philip Catherine. Stasera invece motivi del New tango-Contemporary tango - in versione strumentale però e non da ballare - di Piazzolla, genere di musica particolare, in questi ultimi anni in evoluzione e che giunge fino alla musica contemporanea».
In scaletta un concentrato di famosi standard sempre resi con straordinaria precisione ritmica ed invidiabile armonia: inizio con tris di Piazzolla, Milonga loca, Escualo e Otono Porteno, poi ripreso nel celeberrimo Libertango, Mumukì e l'altrettanto conosciuto Concierto para quinteto. Quindi motivi di Egberto Gismonti (1947), grande chitarrista e compositore brasiliano: Memoria & Fado e alla fine Karatè. In mezzo due gradevolissimi pezzi - Awanesgain e Recco - di De Schuyter, poi Passage di Devreese titletrack del citato cd e Tango pour Claude del grande fisarmonicista Richard Galliano (1950) che sempre ebbe per loro parole di encomio meravigliandosi, in particolare, della magistrale esecuzione di quest'ultimo suo pezzo.
Gli Ensemble Soledad hanno dimostrato non solo esperienza ma tecnica da virtuosi evidente nella sintesi in chiave moderna di diversi generi alcuni di per sé forse sorpassati ma che, se inseriti in contesto progressive o in un'intelligente fusion, sono ancora godibilissimi come swing, folk ed etnica mediterranei ma soprattutto sudamericani usando un linguaggio accattivante e brioso che non disdegna contaminazioni da ballads, improvvisazioni jazzistiche, reminiscenze classiche e, perché no, amenità e dolcezza del valzer.
Fabio Bianchi