Venerdì 25 Aprile 2008 - Libertà

Alla ricerca della moneta perduta

A palazzo farnese l'attività di animazione "gli strani casi del prof. whippet"

Accadono fatti intricati a Palazzo Farnese, ma quando c'è di mezzo il professor Whippet, l'archeologo con il buffo muso da cane, amico dei bambini, non c'è da preoccuparsi. Quest'anno Gli strani casi del prof. Whippet, le attività di animazione con i più piccoli ospitate nelle sale dei Musei Civici e nello spazio espositivo della cittadella, hanno coinvolto anche bambini in età prescolare, impegnati ad aiutare Whippet nella ricerca di una singolare moneta di epoca farnesiana, andata perduta.
Per rendere più agevole l'impresa, gli assistenti dell'archeologo investigatore sono stati sottoposti a una sorta di trasformazione che li ha catapultati nella cittadella del Farnese in mezzo a una scenografia di oggetti e vegetazioni ingigantiti. Secondo Whippet, con questo artificio i piccini avrebbero potuto individuare meglio la moneta diventata, in proporzione, di ragguardevoli dimensioni. Nel loro itinerario tra alberi dipinti, bizzarri cumuli e teli neri, i bravi assistenti hanno dovuto anche fronteggiare incontri più o meno inaspettati (chi non conosce quei minuscoli abitanti dei boschi, che rispondono al nome di folletti?), trovando d'altra parte anche qualcuno disposto a dar loro una mano.
Così, alla fine, tutto è stato risolto e, muniti di matite e colori, i partecipanti hanno potuto lasciare traccia su carta della loro avventura. Per i bambini dell'ultimo anno della materna e del primo ciclo delle elementari, l'appuntamento con Gli strani casi del Prof. Whippet. La moneta scomparsa tornerà domani e domenica (la partecipazione è gratuita, ma è obbligatoria la prenotazione, telefonando al numero 0523.606685, il lunedì e il venerdì, dalle 9.30 alle 12.30).
Si è intanto conclusa l'iniziativa Whippet e il vaso Ming, dedicata al II ciclo delle elementari e alle tre classi delle medie. Un tuffo nelle diverse anime dell'Oriente, tra yogi indiani, samurai giapponesi e soprattutto una porcellana cinese nella quale era celato il segreto per scovare una persona scomparsa, sulle cui tracce si era lanciato il sagace cane-detective. Lo spunto è stato dato dalla presenza al Farnese di una vetrina con piatti, piattini, teiere e ciotole provenienti dalla Cina o che richiamano la tipologia di quelle produzioni, come la tazzina con piattino della manifattura veneziana di Geminiano Cozzi (secolo XVIII). Il progetto, promosso dall'assessorato alla cultura del Comune, è stato realizzato dalle cooperative Lanterna magica ed Eredi Gutenberg, con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano.

An.Ans.